I riti religiosi e la tradizione si sono fuse ancora una volta a Isernia per celebrare il compatrono della città San Pietro Celestino. Migliaia i visitatori che, arrivati da ogni angolo del Molise e anche da fuori regione, hanno affollato dalle prime ore di ieri mattina la fiera allestita nel centro storico, prima di prendere parte alle funzioni religiose. Una città in festa, complice anche la bella giornata di sole, ha reso omaggio al suo ‘Santone’. L’effige del Santo, in mostra nella chiesa che porta il suo nome, è stata omaggiata da tanti fedeli giunti da ogni angolo della provincia fino al momento della processione. Nel pomeriggio il busto del ‘Santone’ è stato condotto in spalla lungo le principali strade della zona antica di Isernia, fino a raggiungere la cattedrale. Da questo luogo, in cui quattro anni fa Papa Francesco ricordò la valenza della figura di Celestino V, il corteo è ripartito alla volta della zona sud del capoluogo pentro. Una devozione antica, un legame profondo quello che da sempre lega Isernia al ‘Santone’. E che si rinnova dalla fine del ‘200, quando tantissimi contadini percorrevano strade impervie l’uomo che si nascondeva e si inoltrava sempre di più. Ma la gente lo scovava sempre perché, come ha scritto il professor Raul Manzelli, vedeva in lui l’incarnazione del sovrannaturale.
Anche quest’anno la macchina organizzativa ha funzionato e positivo il bilancio della giornata stilato dall’assessore comunale alle Attività Produttive Emanuela Guglielmi. «Tutto è andato per il meglio, sia per quel che concerne il traffico che per il livello di partecipazione. Non si sono registrate criticità e i visitatori hanno partecipato agli eventi religiosi e di intrattenimento». In serata la festa del compatrono ha coinciso con la ‘Notte nei Musei’, con una serie di eventi ospitati presso il museo di Santa Maria delle Monache.
La mostra. Tanti i visitatori che da ieri mattina hanno affollato l’ingresso della Cattedrale di Isernia per arri mirare la mostra di cartoline d’epoca ‘Tratti di memorie antiche di Isernia’, la gran parte inedite, provenienti dalla collezione privata di Pasquale Damiani, in collaborazione con Paolo Buccini e Ambrogio Cirillo. L’evento, patrocinato dalla Diocesi di Isernia-Venafro e dalla parrocchia di San Pietro Apostolo, è un’occasione importante per conoscere per la prima volta cartoline d’epoca di Isernia molto interessanti dal punto di vista culturale, storico ed etno antropologico. La mostra sta accendendo anche l’interesse dei collezionisti di cartoline d’epoca e di chi ama la storia locale, in particolare quella compresa tra il 1896 e il 1940. Il percorso dell’evento offrirà, grazie alle cartoline esposte, una straordinaria finestra di circa mezzo secolo della storia di Isernia.
Le immagini hanno guidato i visitatori in un labirinto di luoghi perduti, degli usi e dei costumi ormai dimenticati, stimolando pensieri, riflessioni e ricordi. In esposizione circa 200 cartoline di fine ‘800 e inizio ‘900 che catalizzeranno l’attenzione non solo di tanti collezionisti ma anche di cittadini curiosi di vedere la bellezza di questi cimeli tenuti in ottimo stato. La mostra ha dedicato uno spazio anche alle cartoline commerciali delle molteplici e floride aziende di Isernia nei primi anni del Novecento a partire dai pastifici presenti a quei tempi in città: Criscuoli, Maddalena, Sciarra, Fantini, Milano, Orlando e Perpetua per finire alle gelaterie e pasticcerie più rinomate della città quali Ciampitti e Di Maio. Per la prima volta sono stati esposti cimeli inediti che profumano di storia e di ricordi offrendo ai cittadini di Isernia la possibilità di conoscere ciò che si riteneva per sempre dimenticato e di conservare quei legami con il passato e la cultura della città d’Isernia.