La movida isernina finisce sotto la lente della Polizia. I locali come pub e bar che soprattutto nel weekend registrano un grosso afflusso di persone sono stati ispezionati nelle scorse ore dal personale della Divisione di polizia amministrativa e in alcune attività sono state riscontrate irregolarità che ora costeranno care ai titolari.
Tre gestori di altrettanti esercizi ricettivi sono stati denunciati all’autorità giudiziaria per disturbo del riposo delle persone. I poliziotti sono intervenuti a notte inoltrata e hanno registrato che i tre giovani imprenditori (hanno 35, 33 e 29 anni) non avevano ottemperato alle leggi e ordinanze comunali in materia di quiete pubblica. Nonostante le ore piccole infatti dai loro locali veniva diffusa musica ad alto volume, con tutto ciò che ne consegue, cioè le forti lamentele dei residenti che non riuscivano a prendere sonno. I tre sono stati deferiti al termine dei numerosi controlli amministrativi che hanno interessato molti esercizi commerciali della città. Ma gli accertamenti degli agenti della Questura sono stati condotti più ad ampio raggio sulle strade e anche nel centro urbano, nonché nei pressi delle abitazioni private della periferia di Isernia.
Con l’approssimarsi della stagione estiva, la Questura ha voluto dare un impulso maggiore alle attività di monitoraggio e controllo, soprattutto per portare sul campo tutti quegli strumenti utili alla prevenzione dei reati. L’attenzione si è concentrata in particolare sui furti e da qui la scelta di articolare il fronte degli accertamenti con più pattuglie. Il bilancio del lavoro svolto riflette cifre considerevoli. Negli ultimi giorni sono stati controllati più di 200 veicoli e contestate numerose infrazioni al codice della strada.
Inoltre, a seguito dell’attività istruttoria della Divisione anticrimine di Isernia, infine, il questore Ruggiero Borzacchiello ha emesso due avvisi orali, nei confronti di altrettanti cittadini della provincia di Isernia di 42 e 32 anni. Entrambi risultano avere pregiudizi di polizia per reati contro il patrimonio e in materia di stupefacenti e per loro l’avvertimento è quello di tenere una condotta di vita rispettosa della convivenza civile. Vivida