Chiamato in causa Luigi Mazzuto risponde. E non le manda a dire ai prefetti di Isernia e Campobasso, come peraltro già aveva fatto in campagna elettorale, non proprio con parole al miele. L’assessore regionale all’immigrazione interviene nel merito dell’ultima polemica scoppiata nel capoluogo pentro e incentrata sul trasferimento di 72 migranti nelle strutture di via Berta. Era stato il coordinatore locale di Casapound, Agostino Di Giacomo, a chiedere un intervento immediato dell’esponente dell’esecutivo regionale e Mazzuto, contattato da Primo Piano Molise, è andato giù pesante, criticando aspramente la gestione del fenomeno da parte dei vertici degli Uffici del Governo.
«Ho la vaga impressione che si stia giocando a dama e che questi migranti vengano spostati come pedine – ha dichiarato l’assessore regionale -. In campagna elettorale mi sono espresso in maniera forte, mandando un avviso di sfratto ai due prefetti di Campobasso e Isernia. Mi piacerebbe registrare una maggiore vicinanza al territorio, più che il loro operato nella gestione dei migranti. La Prefettura è ridotta solo ad agevolare il movimento di queste persone. Non ci trovano d’accordo decisioni senza alcuno scopo se non quello di aumentare il disagio anche nella nostra piccola regione. Il Molise ospita circa 4mila migranti. Sono suddivisi nelle 36 strutture della provincia di Campobasso e nelle 37 di quella di Isernia e tutti sono in attesa del permesso»
I dati sulla povertà. Mazzuto mette sulla bilancia i numeri impietosi riferiti allo stato finanziario dei cittadini del Molise e quelli inerenti l’accoglienza dei richiedenti asilo.
«Anche in Molise abbiamo delle priorità incredibili e non a caso diciamo ‘prima gli italiani e prima i molisani’ – ha proseguito l’assessore -. Qui i nuclei di povertà assoluta sono l’8,7 %; gli individui e i nuclei che vivono a di sotto della soglia di povertà sono il 30,6 %. Insomma 98mila persone vivono in povertà. Questi sono i dati dell’assessorato all’immigrazione e stiamo lavorando per l’inclusione sociale attendendo le misure come la riforma dei centri per l’impiego e il reddito di cittadinanza. Nel frattempo non possiamo pensare che vengano spesi milioni di euro per ospitare gente che non ha diritto e non possiamo assistere a questo delitto sociale nei confronti dei molisani in povertà. I due prefetti devono fare un esame di coscienza se vogliono rappresentare il governo sul territorio». Non solo. L’assessore commenta anche la notizia tornata alla ribalta recentemente sul rischio cancellazione della prefettura di Isernia. I rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil nei giorni scorsi si erano rivolti direttamente a Salvini chiedendo un incontro urgente per scongiurare il taglio di 23 sedi. Disposizione datata 2015 che sembrava finita nel dimenticatoio e che ora è stata inserita di nuovo nell’agenda del governo dalle organizzazioni sindacali.
«Metto seriamente in dubbio la presenza della prefettura sul territorio di Isernia – ha detto Mazzuto -. Ora presenta solo funzioni del movimento dei richiedenti asilo».
Vertice a Roma. Proprio oggi l’ex presidente della Provincia di Isernia sarà a Roma per prendere parte ai lavori della ‘commissione speciale immigrazione e italiani all’estero’. Nell’occasione si chiederà un appuntamento col ministro dell’Interno per mettere sul tavolo diverse idee relative alle modalità di accoglienza.
«Già la settimana scorsa abbiamo trattato l’argomento non solo per gli sbarchi e gli arrivi via mare ma anche per i movimenti via terra – ha concluso -. Abbiamo chiesto e lo faremo anche oggi un incontro col ministro per avanzere le nostre proposte che riguardano il controllo dei confini e l’abolizione dei permessi di soggiorno per motivi umanitari, che non vengono rilasciati in nessun altro Stato d’Europa. Chi ha diritto rimane e non ha bisogno di permessi. Ribadirò proprio in commissione che occorre una decisione più rapida su chi ha diritto all’asilo e parimenti una più rapida soluzione anche dei rimpatri. Questo presuppone rapidità anche nel lavoro che si deve fare per l’integrazione».
VC
Barricate contro l’arrivo in via Berta di altri 72 profughi
Accoglienza migranti a Isernia: la redistribuzione dei richiedenti asilo riaccende le polemiche sulla gestione del fenomeno in città. Sotto accusa, questa volta, è finita la scelta di trasferire 72 profughi nei centri di via Berta. A darne notizia è stato il consigliere comunale Raimondo Fabrizio che, provocatoriamente invita alla «chiusura della strada per protesta». Ad avviso dell’esponente di Forza Italia esiste il rischio concreto «di trasformare – ha affermato – la zona in una sorta di ghetto. Un numero troppo elevato per l’area ed è necessario dire basta».
Quello che serve, ad avviso di Fabrizio, è una presa di posizione forte, necessaria per garantire una gestione più oculata del fenomeno migratorio. E, ad avviso del consigliere, un ruolo importante in tal senso può rivestirlo il sindaco. Per questo incalza il primo cittadino Giacomo d’Apollonio.
«Bisogna assolutamente dire ‘no’ a questo ‘sovraccarico’ – ha evidenziato pertanto l’esponente di Forza Italia -. Invito il sindaco e l’Asrem ad eseguire nell’immediato dei controlli igienico sanitari preventivi all’interno delle strutture individuate per l’accoglienza dei richiedenti asilo, prima che venga attuato il trasferimento dei migranti».
La notizia del previsto ‘trasloco’ dei richiedenti asilo ha infiammato il dibattito e, sulla questione, si è registrato anche l’intervento di Casapound, che ha chiamato direttamente in causa l’assessore regionale all’Immigrazione Luigi Mazzuto. «Situazione insostenibile, intervenga l’assessore con delega all’Immigrazione Mazzuto». Lo ha affermato Agostino Di Giacomo, responsabile isernino del movimento. «Questo ulteriore trasferimento di immigrati in via Berta, dove è già presente il centro d’accoglienza dell’Hotel Sayonara – ha evidenziato – è assolutamente inaccettabile, ed andrà ad aggravare ulteriormente la situazione già insostenibile della pressione migratoria in quella zona della città e nel capoluogo pentro. Ricordiamo infatti – ha aggiunto Di Giacomo – che ogni giorno ad Isernia ai quasi 200 immigrati presenti in città, un numero ricordiamo molte volte superiore al limite fissato dall’accordo tra Anci e Viminale, si vanno a sommare quelli provenienti dai centri d’accoglienza dei paesi limitrofi. Questo ha generato situazioni di degrado e criminalità in passato sconosciute, che hanno portato addirittura la città in cronaca nazionale per l’intensa attività di spaccio che si svolge quotidianamente in zona Stazione».
Per il responsabile di Cpi si rende necessario un intervento immediato da parte delle istituzioni per risolvere quella che, a detta di Di Giacomo è una «grave situazione». Per questo è stato richiesto l’intervento dell’assessore della Lega Mazzuto «perché si faccia portatore delle istanze della città di Isernia, che conosce benissimo avendo presieduto per anni il Consiglio Provinciale pentro, presso il Ministro dell’Interno Salvini. Se davvero la Lega – ha sottolineato infine – intende risolvere il problema dell’immigrazione in Molise, su cui grava il peso di un numero di immigrati di oltre quattro volte superiore al massimo consentito, la città di Isernia potrebbe essere un ottimo punto di partenza».
Deb.Div.