Realizzare due poli scolastici, uno a San Leucio e l’altro a San Lazzaro: resta questa l’intenzione dell’amministrazione comunale di Isernia impegnata nel garantire a tutti gli alunni edifici adeguati e, soprattutto, sicuri.
Nessun passo indietro dunque, al termine dell’incontro che ieri mattina si è tenuto a Palazzo San Francesco. A chiederlo era stato il comitato ‘Giovanni XXIII’ e una delegazione di genitori è stata ricevuta dal sindaco Giacomo d’Apollonio e dall’assessora all’Istruzione Sonia De Toma. «È stato un incontro pacifico – ha spiegato l’assessora – nel corso del quale ognuno ha espresso i suoi pareri e le sue perplessità. Tra le proposte c’è stata quella di trasferire le due scuole medie nel nuovo plesso di San Leucio. Tuttavia, di fronte ai dati numerici, sicurezza e continuità educativa, è stata riconfermata da parte nostra l’intenzione di attuare il piano messo a punto lo scorso inverno».
Dunque si procede seguendo la strada intrapresa. Quindi a partire dal prossimo anno scolastico l’istituto comprensivo ‘Giovanni XXIII’ sarà riunito nelle strutture di San Lazzaro, mentre la San Giovanni Bosco traslocherà nei locali dell’edificio in via di ultimazione a San Leucio. La struttura ospiterà le classi terze, quarte e quinte della primaria e i ragazzi della scuola media ‘Andrea d’Isernia’. I bimbi delle prime e seconde classi della primaria saranno invece trasferiti nell’edificio ‘colorato’ di San Leucio. Nel frattempo l’amministrazione si è attivata per reperire un locale adeguato i bimbi dell’Infanzia, che attualmente sono ospitati nella struttura di Calabrese, nell’area Pip di Miranda.
Entro domani potranno essere presentate le manifestazioni di interesse da parte dei proprietari di immobili in possesso dei requisiti richiesti. L’edificio deve essere rispondente alle normative tecniche in materia di edilizia scolastica ed antisismica . «I locali – si legge nell’avviso -devono essere situati al piano terra e devono avere una superficie coperta complessiva di almeno 800 mq, da ripartire tra non meno di nove aule, una sala refezione, servizi igienici ed ulteriori spazi a disposizione dei docenti, nonché, preferibilmente, devono essere serviti da una zona esterna da destinare ad attività ludico-ricreative. L’edificio deve essere situato nel centro della città, in una zona, quindi, indicativamente compresa tra piazza D’Uva, via Giovanni XXIII, piazza Tedeschi e via Berta. La durata del contratto, nel rispetto della legge, deve essere di anni sei, eventualmente rinnovabili di altri sei anni, ma, dopo i primi tre anni, deve essere prevista la facoltà di recesso da parte di questo Comune».
Infine, il piano messo a punto dall’amministrazione il trasferimento degli alunni della San Pietro Celestino nei locali del V Settore in località ‘Acqua Sulfurea’.

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