Ben 500 litri di olio contraffatto stavano per finire sulle tavole dei ristoranti della provincia di Isernia, con tutte le conseguenze del caso. La genuinità del prodotto era stata completamente cancellata, a causa dell’aggiunta di coloranti e olio di semi. Un’alterazione attuata da due commercianti pugliesi denunciati dai Carabinieri, i quali avevano cercato di incassare cifre astronomiche spacciando quella sostanza per olio extravergine d’oliva. E la truffa stava per andare in porto, considerando che i 500 litri erano stati piazzati in molti locali pubblici di Isernia, ma anche di alcuni Comuni dell’hinterland. A sventare il ‘colpo’ è stato il Nas. I militari del Nucleo antisofisticazioni e sanità del Molise, unitamente ai colleghi dei reparti competenti a livello territoriale, hanno effettuato dei controlli mirati al fine di garantire la tutela della salute dei cittadini. Nello specifico i Carabinieri hanno sottoposto ad accertamenti numerose attività commerciali per verificare il rispetto a una serie di norme, che vanno dall’igiene, alla genuinità dei cibi messi in vendita, appunto. Nel corso dei controlli è emersa la responsabilità dei due imprenditori di origine pugliese. I commercianti avevano venduto ad alcuni locali pubblici tra Isernia e dintorni, olio extravergine di oliva contraffatto. Dalle analisi svolte, infatti, il Nas ha appurato che quel prodotto, già rimesso in vendita in molti ristoranti, in realtà era stato miscelato con olio di semi e sostanze coloranti. Nella circostanza sono stati sottoposti a sequestro 500 litri di finto olio extravergine recuperati dai Carabinieri, mentre i due commercianti dovranno rispondere di frode in commercio, vendita di sostanze alimentari non genuine e vendita di olio di oliva miscelato a sostanze tali da variarne la composizione e le caratteristiche naturali. Questo tipo di ispezioni continueranno per tutto il periodo estivo e riguarderanno anche altre tipologie di attività di commercio alimentare. A tal proposito, il comando provinciale Carabinieri di Isernia, invita i cittadini e i vacanzieri a prestare la massima attenzione nei confronti della sicurezza alimentare connessa alla qualità dei prodotti.
I consigli utili per evitare frodi alimentari. I Carabinieri rendono note le informazioni necessarie a tutti i consumatori per non incappare nei truffatori.
«Quando andate a fare la spesa leggete con attenzione le etichette dei prodotti da acquistare perché contengono importanti informazioni – si legge nel vademecum dell’Arma. In particolare, la data di scadenza e le modalità di conservazione. Gli alimenti prodotti all’estero devono riportare l’etichetta con tutte le indicazioni, anche in italiano; accertatevi che le confezioni e gli imballaggi siano integri. Osservate e fate osservare l’obbligo di utilizzare guanti a perdere nella manipolazione di alimenti non preconfezionati, aperti in banchi per la vendita allo stato sfuso, al fine di evitare possibili contaminazioni batteriche (prodotti orto-frutticoli, paste alimentari, ecc.); mostrate cautela di fronte a prodotti che vengono da molto lontano; considerate il rapporto qualità-prezzo. Un prezzo troppo basso potrebbe essere un indice di contraffazione; tenete presente che le denominazioni d’origine riconosciute dall’Unione europea, come DOP (denominazione di Origine Protetta) e IGT (Indicazione Geografica Tipica), sono una garanzia di qualità sia perché i prodotti con tali qualifiche devono provenire da una determinata zona, sia perché devono essere fatti rispettando un preciso disciplinare di produzione; per maggiori informazioni contattate il sito www.carabinieri.it».
VC