Caos a Isernia alla vigilia della riapertura dell’anno scolastico. L’inizio delle lezioni è fissato per domani, ma la campanella non suonerà per tutti gli alunni degli istituti cittadini di competenza comunale. Così come annunciato nei giorni scorsi, sono previsti degli slittamenti legati al completamento dei traslochi e non solo.
Ex centro anziani. Al momento la situazione più critica è quella che si sta registrando per le sette classi della Primaria dell’Ic ‘Giovanni XXIII’ a cui è stata destinata la sede dell’ex centro per anziani di via Umbria. Sono infatti in corso le verifiche da parte della Asrem che hanno già evidenziato problemi riguardo la presenza di muffa ‘spuntata’ dopo lo smantellamento di alcune pannellature. Una situazione che, di fatto, rende i locali non adeguati ad ospitare i bambini.
«Questa mattina – ha spiegato il sindaco Giacomo d’Apollonio – si terrà una riunione con i tecnici per valutare il da farsi alle luce delle problematiche evidenziate dall’Asrem. Bisogna capire quali interventi attuare e i tempi necessari a realizzarli. Le scelte politiche relative a questa scuola – ha poi ribadito il primo cittadino – sono state fatte a maggio con lo stanziamento degli 80mila euro previsti per i lavori che già sapevamo di dover realizzare. Purtroppo ci sono stati ‘intoppi’ di natura tecnica e quindi ora bisogna rivedere il piano degli interventi. Stiamo lavorando senza sosta – ha poi assicurato -, sempre in sinergia con la dirigenza scolastica anche per trovare soluzioni».
Intanto il preside Caccioppoli e l’assessore De Toma sono al lavoro per trovare una soluzione. Scartate varie ipotesi per problemi logistici, l’unica strada percorribile al momento potrebbe essere quella dei doppi turni. Ma naturalmente bisognerà attendere il ‘responso’ dei tecnici per capire tempi e tipi di interventi.
Da valutare anche la proposta del sindaco di Sant’Agapito, Giuseppe Di Pilla, che ha offerto ospitalità agli alunni dell’ex centro per anziani a tempo indeterminato nel plesso di Pietradonata. Domani mattina ci sarà il taglio del nastro del nuovo immobile. La capienza è di 275 bambini a fronte di appena cento iscrizioni. Resterebbero a disposizione 175 posti utili a scongiurare i doppi turni a Isernia.
La campanella. Il sindaco con apposita ordinanza ha disposto il divieto di utilizzo ai fini didattici di alcuni edifici scolastici dal 13 al 16 settembre. Il provvedimento riguarda la scuola Tagliente di San Lazzaro, l’ ex centro anziani di San Leucio, il nuovo polo di San Leucio, il fabbricato colorato di San Leucio e l’ ex V settore in località Acqua Solfurea.
«La decisione – si legge nel dispositivo – è stata presa per dare positiva risposta alle richieste fatte pervenire in tal senso dai dirigenti degli istituti comprensivi San Giovanni Bosco e Giovanni XXIII, finalizzate alla necessità di ultimare le operazioni di trasloco e per ragioni legate ai pareri dell’Asrem e dei Vigili del fuoco o alla predisposizione dei piani di evacuazione».
Fanno dunque eccezione solo i bambini dell’Infanzia della San Giovanni Bosco ospitati nel capannone di Calabrese a Miranda e gli alunni della Giovanni XXIII allocati nell’edificio azzurro di San Lazzaro, che torneranno in classe domani.
La prima campanella suonerà lunedì prossimo anche per gli scolari del nuovo plesso scolastico di San Leucio. Mancano pochi ma significativi dettagli per la sua inaugurazione come ad esempio il piano di evacuazione. A tal proposito la preside Di Sanza vorrebbe organizzare alcuni open day per genitori e alunni affinché tutti gli ospiti della nuova scuola non giungano impreparati alla prima campanella.
Gli studenti delle superiori tornano in classe domani
Torneranno domani tra i banchi di scuola gli studenti degli istituti superiori di Isernia. Nessuna particolare criticità è stata evidenziata e quindi le lezioni potranno avere inzio regolarmente. Naturalmente restano le preoccupazioni da parte dei genitori riguardo l’adeguatezza degli edifici ma per il presidente della Provincia Coia gli immobili garantiscono un livello di sicurezza adeguato.
«L’amministrazione – ha sottolineato il vertice dell’ente di via Berta – ha fatto tutto ciò che era di sua competenza per garantire il normale svolgimento delle lezioni, anche grazie al finanziamento ottenuto dal Miur per i lavori di adeguamento strutturale che hanno interessato i plessi che ospitano il liceo classico e quello artistico».
Il presidente ha quindi fatto il punto della situazione. «Abbiamo già programmato – ha commentato – l’adeguamento ai criteri antisismici dell’istituto Fermi e, ad oggi, resta da sciogliere solo il nodo del Manuppella, per il quale stiamo attendendo i risultati delle verifiche tecniche».
Nelle scorse settimane, anche a seguito dello sciame sismico che si è registrato nelle zone del basso Molise, era riesplosa la protesta del comitato ‘Scuole Sicure’ che era tornato a chiedere risposte all’amministrazione provinciale.
«Bisogna comprendere che le nuove scuole non si comprano al supermercato – ha concluso il presidente –, affinché si realizzi un nuovo edificio è necessaria una programmazione seria e un iter procedurale e fattuale con tempistiche molto lunghe, almeno tre anni. Inoltre, le scuole non possono essere chiuse dall’oggi al domani in quanto non si rispetterebbe il diritto costituzionale all’istruzione. La nostra priorità è stata raggiunta: abbiamo messo in sicurezza gli studenti rispettando i parametri imposti a livello nazionale».