Lite in famiglia sfocia nel caos in una zona periferica di Isernia e sul posto interviene la Polizia. Era passata da poco la mezzanotte di mercoledì quando al 113 giunge la chiamata di una ragazza che chiede aiuto. All’interno della sua abitazione era in corso una violenta litigata e lei stava temendo il peggio per sé stessa e per i suoi figli, quattro ragazzi di cui tre minorenni.
Nell’arco di pochi minuti una Volante dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura ha raggiunto il luogo indicato e lì gli agenti hanno trovato una donna in evidente stato di choc. Tra le lacrime l’isernina, di circa 30 anni, ha raccontato di aver subito pesanti minacce dal padre dell’ex marito, con il quale ancora convive nonostante la separazione.
Dopo aver riportato la calma in casa, i poliziotti hanno ascoltato le testimonianze delle persone presenti ricostruendo quanto accaduto.
L’uomo, sui 60 anni, aveva ingaggiato la lite con l’ormai ex nuora per ‘difendere’ suo figlio. A far scattare l’alterco sarebbe stata la gelosia del marito lasciato, da qui l’intervento del padre in suo sostegno. L’anziano avrebbe quindi inveito contro la donna, rinfacciandole presunti tradimenti. Il tutto condito da minacce e una violenza tale da procurarle una forte agitazione.
In via precauzionale, gli agenti hanno quindi ritenuto necessario adottare immediatamente un provvedimento di ritiro cautelare delle armi legittimamente possedute dal figlio della donna. Si tratta di due fucili con rispettive munizioni.
L’episodio è ancora in fase di verifica, in quanto la Polizia vuole chiarire la posizione dell’anziano suocero che avrebbe minacciato la donna, istigando anche il figlio.
Oltre alle indagini del caso, la Questura ha attivato il protocollo EVA, così come previsto nei casi di violenza in famiglia, con l’ascolto protetto della vittima, per garantirle la riservatezza e fornirle informazioni analitiche e complete circa gli strumenti a disposizione per contrastare questo grave reato, oltre al supporto psicologico e legale.
Vivida