L’asfalto reso viscido dalla pioggia, l’alta velocità e, non si esclude, l’assunzione di alcol o sostanze stupefacenti. Gli agenti della Squadra Volante vagliano tutte le ipotesi e stanno lavorando su più fronti per riuscire ad identificare e rintracciare l’automobilista che, nella notte tra sabato e domenica, si è dato alla fuga dopo aver letteralmente sfondato la parete dell’auditorium ‘Unità d’Italia’ di Isernia distruggendo irrimediabilmente il murale realizzato dall’artista argentino Alaniz. L’opera, inaugurata lo scorso anno, è dedicata alle vittime del femminicidio e intitolato alla memoria di Stefania Cancelliere, la giovane donna isernina uccisa dall’ex compagno nel giugno del 2012.
Stando a quanto ricostruito fino a questo momento, l’automobilista ha perso il controllo del veicolo si è schiantato contro la parete sfondandola. Poi, sicuramente aiutato da qualcuno, ha portato via l’auto riuscendo, almeno per il momento, a far perdere le proprie tracce.
L’allarme è scattato all’alba di ieri e, sul posto, si sono precipitati gli agenti della Squadra Volante che hanno eseguito i rilievi del caso. Dalla parete sfondata è ‘spuntato’ un archivio e, proprio in quella stanza, i poliziotti hanno individuato e repertato alcuni pezzi dell’utilitaria che ha distrutto il muro. Poi hanno raccolto alcune testimonianze per mettere insieme elementi utili a identificare l’automobilista in fuga. Le indagini vanno avanti e preziosi in tal senso potranno rivelarsi i filmati estrapolati dal sistema di videosorveglianza della struttura. Secondo quanto riportato sulla pagina facebook dell’Auditorium ‘Unità d’Italia’ le telecamere hanno ripreso, intorno alle ore 05.15, un carroattrezzi che ha rimosso il veicolo e lo ha portato via senza allertare le forze dell’ordine. Il mezzo sarebbe ripartito pochi minuti prima delle 6. «L’autore – si legge nel post – farebbe bene ad autodenunciarsi, anche per evitare problemi all’amico (complice) proprietario dello carroattrezzi».
Gli investigatori, al contempo, stanno eseguendo delle verifiche nei pronto soccorso e nelle officine della zona. Con ogni probabilità nelle prossime ore l’indagine sarà affidata alla Squadra Mobile per accertamenti più approfonditi. E, sempre ieri mattina, a causa della pioggia battente, un’altra auto ha perso il controllo ed è finita contro il marciapiede antistante la facciata distrutta.
Un episodio che ha profondamente indignato l’opinione pubblica isernina. Nei bar come sui social è stato condannato il gesto dell’automobilista che ha preferito fuggire via per non assumersi la responsabilità dell’accaduto. Quella distrutta, oltre ad essere un’opera realizzata da un artista di fama internazionale, ha anche una forte valenza simbolica per la comunità pentra perché dedicato a una giovane isernina donna brutalmente assassinata
E , infine, c’è il problema dell’alta velocità e il mancato rispetto dei limiti. Del resto già in passato si sono registrati casi analoghi. Per questo da più parti si chiedono provvedimenti da parte delle istituzioni competenti.

Deb.Div.

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