Test di metà mandato per il sindaco di Isernia Giacomo d’Apollonio, a cui i cittadini chiedono maggiore attenzione per i giovani che sono senza lavoro e più impegno per rivitalizzare il capoluogo, alle prese con uno spopolamento costante. Questo in sintesi quanto emerso dall’inchiesta realizzata dai colleghi di Teleregione proposta nel corso della puntata di Conto alla Rovescia, condotta da Pasquale Damiani.
«A dire il vero – è il parere di un imprenditore – in questi due anni e mezzo non si sono visti tanti cambiamenti. Ci aspettavamo qualcosa in più, e invece appare ancora tutto fermo. Chiediamo per questo al Comune e alle istituzioni in generale di essere più presenti sul territorio, perché Isernia continua a spopolarsi e i disservizi restano».
«A me il sindaco d’Apollonio piace molto – ha sottolineato una pensionata -. È una persona colta e sta lavorando, a mio avviso, bene. Qualcosa in più andrebbe fatto per i giovani, affinché possano trovare lavoro».
Chi non vive a Isernia, ma la frequenta ogni tanto trova la città, tutto sommato, in buone condizioni. «Non vengo spesso in città – ha spiegato un altro intervistato -, ma l’impressione che ho è positiva». «Vengo a Isernia solo per lavoro – ha poi aggiunto un impiegato napoletano -. Non conosco bene le problematiche, ma credo che bisognerebbe eseguire più interventi di manutenzione».
Ma ci sono anche voci contrarie. «Miglioramenti – ha evidenziato un altro isernino – non ce ne sono stati, almeno per il momento. La cosa più importante è garantire lavoro ai giovani, perché la maggior parte non ha un’occupazione e devono poter costruirsi un futuro. Certo, viviamo un momento particolarmente difficile, ma c’è bisogno di maggiore sostegno da parte di chi amministra».
E c’è anche chi continua a vedere Isernia allo stesso modo, né peggiorata ma neppure migliorata. «Non accuso di questo il sindaco – ha spiegato un giovane isernino –, perché le amministrazioni che lo hanno preceduto hanno commesso errori. A oggi però non vedo miglioramenti. Al primo cittadino chiedo più attività in ambito sociale e culturale che ora non ci sono. Le opportunità per i ragazzi sono poche sotto tutti i punti di vista, non solo da quello lavorativo». E infine, c’è chi ha anche definito il capoluogo pentro ‘città delle multe’ «che avrebbe bisogno di più gente e attività commerciali».