È fuggito perché, ha riferito agli agenti della Squadra Volanti, ha avuto paura. Pentito per quanto accaduto, ha assicurato di essere disposto a pagare i danni provocati. Si è dunque risolto in poche ore il ‘caso’ del murale dell’auditorium distrutto da un automobilista che, nella notte tra sabato e domenica, ha sfondato una delle pareti laterali della struttura mandando in pezzi l’opera dell’artista argentino Alaniz. Il murale, realizzato lo scorso anno è dedicato alle vittime del femminicidio e intitolato alla memoria di Stefania Cancelliere, la giovane donna isernina uccisa dall’ex compagno nel giugno del 2012.
Il responsabile del gesto è un 26enne della provincia di Isernia, individuato nel giro di poche ore dagli agenti della questura pentra.
L’allarme è scattato all’alba di domenica e, sul posto, si sono precipitati gli agenti della Squadra Volante che hanno eseguito i rilievi del caso. I poliziotti hanno individuato e repertato alcuni pezzi dell’utilitaria che ha distrutto il muro. Poi hanno raccolto alcune testimonianze per mettere insieme elementi utili a identificare l’automobilista in fuga. Un contributo alle indagini è arrivato anche dai filmati estrapolati dal sistema di videosorveglianza della struttura. Alla fine i poliziotti hanno dato un volto e un nome al responsabile. Al giovane sono state contestate diverse sanzioni per violazioni amministrative dovute ad infrazioni al Codice della Strada. Il giovane, pentito del danno causato, ha riferito alla Polizia di essere disposto a risarcire i danni provocati alla struttura, giustificando il proprio allontanamento dal luogo dell’incidente con l’improvvisa paura che lo aveva colto in seguito al violento urto. Un episodio che ha profondamente indignato l’opinione pubblica isernina. Nei bar come sui social è stato condannato il gesto dell’automobilista che ha preferito fuggire via per non assumersi la responsabilità dell’accaduto. Quella distrutta, oltre ad essere un’opera realizzata da un artista di fama internazionale, ha anche una forte valenza simbolica per la comunità pentra perché dedicato a una giovane isernina brutalmente assassinata.
Amarezza per il gesto compiuto e voglia di salvare il murale, anche per tenere vivo il ricordo di Stefania Cancelliere.
La consigliera regionale Filomena Calenda ha annunciato di voler contribuire alla sistemazione dell’opera «soprattutto per supportare – ha affermato – il grande lavoro fatto dal collega consigliere comunale Nicola Moscato».
Deb.Div.

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