Tagli al settore dell’informazione: a difesa della stampa molisana si schiera anche il presidente della Provincia di Isernia Lorenzo Coia. Lo ha fatto intervenendo nel dibattito che si animato a seguito delle dichiarazioni del consigliere regionale del M5 Andrea Greco.
«In merito alle recenti polemiche suscitate dalla manifestata volontà del Governo Conte di tagliare il fondo per il pluralismo dell’informazione, che scenderebbe da 100 milioni del 2018 a 34 milioni nel 2019 per scomparire nel 2020, ripreso da alcuni esponenti locali del movimento 5 Stelle mi permetto di fare alcune considerazioni – sottolinea il vertice dell’ente di via Berta-. L’articolo 21 della carta Costituzionale garantisce la libertà di manifestazione del pensiero e quindi lo Stato ha il compito di salvaguardarla. LaCorte Costituzionale con sentenza n. 420 del 7/12/94 dichiarò infatti che è necessario “garantire il massimo di pluralismo esterno, al fine di soddisfare, attraverso una pluralità di voci concorrenti, il diritto del cittadino all’informazione”.
Inoltre nelle scienze sociali, il termine pluralismo si riferisce a una struttura di interazioni nella quale i diversi gruppi e soggetti mostrano rispetto e tolleranza reciproci, vivendo ed interagendo in maniera pacifica, senza conflitti e senza prevaricazioni. L’informazione – evidenzia poi Coia -, in particolare quella istituzionale, va tutelata e garantita al fine di mettere il cittadino al corrente dell’operato della Pubblica Amministrazione. Ritengo aberranti e fuori luogo le dichiarazioni di esponenti nazionali e locali del movimento 5 Stelle, che offendono il mondo variegato e plurale dell’informazione, sostituendolo con subdole fake news sui social che hanno facile presa su un elettorato disarmato e scarsamente dotato di capacità di selezione dei messaggi informativi dalla propaganda».
Poi l’appello alle forze politiche ad operare «per rafforzare il sistema del pluralismo informativo, garantendo gli opportuni sostegni finanziari che possano garantire , oltre ad una decorosa funzione informativa, non subordinata alle commesse pubblicitarie o ai grossi gruppi finanziari, anche una confacente retribuzione per tutti gli operatori dell’informazione.
Il Governo del Popolo dovrebbe tenere conto dei principi della Carta Costituzionale, delle direttive della Unione Europea , della necessità di garantire libertà di stampa e pluralismo , “condizioni imprescindibili per un paese civile e architravi di ogni ordinamento democratico” come – ricorda infine il vertice della Provincia – ha ribadito recentemente il presidente Mattarella» .