Il compenso che aveva ottenuto per il lavoro svolto evidentemente non gli è sembrato sufficiente. Solo che, invece di rivolgersi ad un giudice per far valere i propri diritti ha ben pensato di minacciare il suo ex capo, arrivando addirittura a fargli credere che si sarebbe rivolto alla stampa locale per screditare la sua azienda. È andata male a un migrante nigeriano che, da qualche tempo, è ospite in un centro di accoglienza del capoluogo pentro. Il giovane, al termine di una apposita indagine, è stato denunciato dai Carabinieri della Compagnia di Isernia. Ora forse spiegherà al giudice le sue ragioni, visto che dovrà difendersi dall’accusa di ‘esercizio arbitrario delle proprie ragioni’.
Stando a quanto ricostruito dagli investigatori il richiedente asilo era stato assunto da una ditta con un contratto a tempo determinato. A termine del rapporto di lavoro, pur essendo stato regolarmente retribuito, ha millantato un presunto ulteriore credito.
Il giovane, pur potendo ricorrere al giudice per risolvere la vertenza, ha preferito minacciare con messaggi telefonici il suo ex datore di lavoro, annunciando che avrebbe screditato l’azienda sui mass media locali.
E, sempre a Isernia, negli ultimi giorni, i carabinieri hanno rivolto la loro attenzione ai detentori di armi. Un monitoraggio capillare, durante il quale hanno provveduto ad effettuare diversi controlli, a campione, al fine di
verificare l’aggiornamento delle dichiarazioni/denunce e la correlata custodia. Nell’ambito di questo tipo di attività, hanno denunciato alla competente Autorità Giudiziaria un uomo della provincia di Isernia, ritenuto responsabile dei reati di detenzione di armi comuni da sparo in luogo diverso dalla residenza e di omessa denuncia.

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