Un doppio taglio del nastro dal forte valore simbolico che testimonia l’impegno nel voler garantire a tutti gli alunni di Isernia edifici sicuri. Una festa per celebrare il primo traguardo raggiunto, nella piena consapevolezza che c’è ancora molto da fare in materia di edilizia scolastica. Questo lo spirito che ha animato la cerimonia di inaugurazione di ieri mattina del Polo di San Leucio che ospita l’istituto San Giovanni Bosco e per la sede della San Pietro Celestino che, nei mesi scorsi, ha trovato casa nei locali dell’ex V Settore in località Acqua Solfurea.
I piccoli, insieme ai loro insegnanti, hanno accolto le autorità. Subito dopo il vescovo della diocesi di Isernia Venafro, monsignor Camillo Cibotti ha benedetto i due plessi.
«Oggi è per noi una giornata di grande soddisfazione – ha sottolineato il sindaco Giacomo d’Apollonio – . Non tanto per dare lustro all’attività della politica, ma essenzialmente perché la nostra città ha acquisito una struttura di rilievo. Si tratta di un’opera pubblica importantissima, forse la più importante dell’ultimo ventennio. Si tratta di un edificio sicuro e funzionale, che può contare su un alto coefficiente anche sotto il profilo energetico. Siamo soddisfatti di quanto è stato fatto anche in tempi molto ristretti. Ricordo che quando visitai questa struttura nel 2016 era solo uno scheletro, composto da un seminterrato e un primo piano in cemento armato. In due anni è stato compiuto un lavoro enorme, grazie a una squadra che ha lavorato all’unisono. Abbiamo dovuto superare una serie di problemi molto seri, ma poi tutto è stato messo a regime e siamo arrivati alla realizzazione di quest’opera che ha contribuito a dare alla città la possibilità di mettere tutti in sicurezza. Certo per noi questo non è un punto di arrivo, ma di partenza. Naturalmente oggi dobbiamo completare il lavoro iniziato. Si tratta di una soddisfazione iniziale per un lavoro che va completato. L’obiettivo è quello di migliorare la situazione infrastrutturale per tutte le scuole della città. È in atto una programmazione molto dettagliata con risorse già acquisite e assegnate dagli organi centrali e dal Miur in particolare, che ci consentiranno di mettere tutti i ragazzi in sicurezza e di poter contare su strutture adeguate e all’avanguardia. Questo è l’obiettivo che intendiamo raggiungere. Questo – ha concluso – è un passo concreto, ma è solo il primo».
Visibilmente emozionata e naturalmente soddisfatta la dirigente scolastica Mariella Di Sanza. Dopo i momenti di forte apprensione vissuti lo scorso anno per le condizioni dell’Andrea d’Isernia e dopo aver peregrinato per diverso tempo a seguito della chiusura della San Pietro Celestino, è finalmente riuscita a garantire due sedi sicure ai suoi ragazzi. «Abbiamo deciso di inaugurare entrambe le scuole – ha spiegato -. La San Pietro Celestino nei locali del V Settore è una struttura bellissima, immersa nel verde e idonea ad accogliere i nostri bambini che possono contare su un corpo docente all’altezza della situazione. Per valorizzare la struttura ora è necessario agire sul sistema dei trasporti scolastici. La rete dei trasporti è ormai antiquata perché l’organizzazione degli scuolabus risale a molti anni fa. Bisogna rimettere in gioco l’organizzazione del trasporto scolastico per tutte le scuole perché quella attuale non ha più senso».
In località ‘Acqua Solfurea’ – come si diceva – hanno invece trovato ospitalità i piccoli della San Pietro Celestino. La sede storica di piazza Volta, a seguito del terremoto che nell’estate di due anni fa mise in ginocchio le regioni del centro Italia, venne chiusa perché non ritenuta idonea. In una prima fase le classi vennero sistemate in altri plessi, in attesa di trovare una soluzione più idonea. La soluzione è stata trovata lo scorso anno, quando l’amministrazione decise di utilizzare i locali dell’ex Settore. All’interno dello stabile sono stati eseguiti i lavori di adeguamento necessari e, dallo scorso mese di settembre i bambini frequentano regolarmente le lezioni nella nuova scuola, potendo contare anche sul servizio navetta messo a disposizione dall’ente di Palazzo San Francesco.
Deborah Di Vincenzo