Bobo, Ricky, Cupello, Freedom, sono solo alcuni degli animali bisognosi di aiuto, che hanno subito tanto, a cui è mancato l’affetto di un padrone il quale dovrebbe solo proteggerli. Perché se il cane è il migliore amico dell’uomo, state pur certi che affermarne il contrario non è del tutto ovvio. Ma nell’umanità c’è quella piccola parte costituita da anime buone che riaccendono la speranza di un mondo migliore. E sono le tante persone che dedicano il proprio tempo ad aiutare gli altri, con progetti benefici o semplicemente donando in assoluta autonomia. Poi ci sono le persone che si dedicano a chi l’aiuto non può chiedertelo, ma resta inerme ad osservare con la sola speranza di ricevere una carezza. Sono coloro che si occupano di animali indifesi, abbandonati e maltrattati.
Tra le tante associazioni impegnate per i nostri amici a quattro zampe, c’è la LIDA Lega Italia dei Diritti degli Animali, che da anni opera per garantire i diritti ed una vita degna di questo nome a tutti gli animali. Isernia, come tante altre città ha aderito ai principi della Lida costituendo una sezione presieduta da Alberta Antenucci. Il suo amore per gli animali è innato e sicuramente tramandato «Mio nonno era un affermato animalista, ho ricevuto il rispetto per gli animali sin da quando ero bambina» dichiara Alberta. Dalla nostra telefonata ho percepito passione e amore per gli animali, ma anche rabbia e amarezza per i pochi supporti che un’associazione riceve dall’esterno. Qualche giorno fa si è svolta una cena a scopo benefico organizzata dalle tante persone che Alberta ha aiutato. Si, perché l’associazione Lida di Isernia rischia la chiusura, a seguito delle troppe spese e impegni che bisogna sostenere. Non si tratta solo di accudire gli animali, ma dietro c’è un lavoro immenso, tra pratiche di adozione, rapporti con i comuni e spese veterinarie. L’attuale situazione in cui Alberta si trova, è di accudire a sue uniche spese 29 gatti e 4 cani. Tantissimi altri gatti vengono accuditi in colonie per strada. Il denaro utilizzato per l’acquisto di cibi e per le cure, provengono una minima parte dal tesseramento delle persone presso l’associazione, ma soprattutto dalle tasche private di Alberta. Venti sono attualmente i cani di cui la Lida di Isernia si sta occupando. Molti di questi cani sono tenuti in stallo in recinti costruiti dall’associazione, altri vengono accuditi in strada ed altri ancora sono tenuti in canili a Ferrara, dove l’associazione pentra si occupa di pagare un affitto per ogni cane al fine di garantire cibo e cure mediche. «Siamo anche riusciti ad avere delle mamme a distanza per questi cuccioli, le quali contribuiscono mensilmente con piccole donazioni al sostentamento degli animali». Ogni cane o gatto che viene adottato tramite l’associazione di Alberta, viene seguito in ogni passaggio. Le adozioni sono infatti controllate durante il pre-affido ma anche con controlli successivi all’adozione. In questa situazione di sovraccarico di lavoro Alberta non ha altre possibilità se non chiudere l’associazione. Attualmente si trova a dover rifiutare l’accoglienza ad altri animali, perché già garantire cibo, cure mediche e pulizia per tutti gli coloro che accudisce, risulta un lavoro alquanto gravoso per una sola persona. Lo scopo della cena era infatti quello di trovare nuovi volontari, personale interessato a fare concretamente del bene a questi cuccioli indifesi. L’aiuto non deve limitarsi alla chiamata all’associazione per segnalare un cane abbandonato, ma bisognerebbe continuare ad aiutare, prendersi la responsabilità di un essere vivente e partecipare attivamente alle spese. L’associazione non può sopravvivere con solo una o due persone, ha bisogno di personale realmente interessato e legato a questa causa.
Alberta Antenucci a nome della sua associazione e in nome del suo amore per gli animali, chiede solo questo. Un maggior impegno, nuovi volontari ed aiuti provenienti dall’alto. Chiede infatti alle istituzione, all’Asrem e ai Comuni maggior riguardo per la questione randagismo, ed un aiuto economico in riferimento alle sterilizzazioni. Una proposta interessante infatti è quella di sterilizzare a tappeto tutti i randagi, cani e gatti, per far sì che il problema non si riproponga all’infinito. «Il randagismo in Molise sta diventando una vera piaga – ha detto ancora Alberta – e molti canili si trovano in condizioni non ottimali per supportare il gran numero di cani raccolti in strada».
Per chiunque voglia sostenere l’associazione Lida di Isernia, si faccia avanti. Un aiuto concreto con un piccolo contributo per garantire cibo e una vita dignitosa all’amico più fedele che l’uomo posa avere.
Fabiana Roccio