Venti di crisi a Palazzo San Francesco. Fantozzi i esprime sulla questione della presidenza del consiglio: «Sia sovrano il parere del consiglio comunale».
Gianni Fantozzi, decano dei consiglieri a Palazzo San Francesco e capogruppo dei Popolari, con garbo ma con determinazione ha chiesto al sindaco d’Apollonio l’esecutività dell’articolo 22: «Non è una guerra all’occupazione di poltrone, come qualche consigliere ha dichiarato. L’articolo 22 è stato approvato all’unanimità, tranne il M5S, quindi i consiglieri che hanno votato erano ben consapevoli del fatto che nello statuto c’era quest’articolo, che prevede la decadenza del presidente del consiglio dopo 36 mesi dal suo insediamento – ha puntualizzato Fantozzi –. Si è maturato questo periodo, ormai, e adesso dobbiamo dare esecuzione a quanto abbiamo deliberato».
È un provvedimento sub judice se si considera che è stato richiesto il parere della Prefettura e del Ministero dell’Interno per stabilire se l’articolo 22 dello statuto sia efficace nel corso dell’attuale consiglio comunale oppure se trovi attuazione col prossimo governo cittadino, tuttavia Fantozzi ha spiegato che «l’interpretazione autentica dell’articolo spetta al consiglio comunale e la sua collegialità è suprema in ogni atto che va a porre in essere, quindi il consiglio può decidere di seguire il parere o di disattenderlo, ovviamente assumendosi le responsabilità del caso».
È chiaro che il posto di presidente del consiglio, attualmente occupato da Peppino Lombardozzi, sia ambito: «sono i consiglieri comunali, però, che devono esprimere il proprio assenso e il proprio voto su una figura che loro ritengono possa gestire bene quel ruolo – ha puntualizzato Fantozzi –. Il consiglio comunale potrebbe anche confermare l’attuale presidente del consiglio».
Strettamente connesso al discorso del presidente del consiglio c’è il capitolo relativo alla giunta: «Siamo il gruppo più numeroso, ma non abbiamo mai avanzato richieste o pretese di occupazione di posto. La giunta deve restare così com’è, a mio avviso, ma se dovessero esserci modifiche credo che con i numeri che abbiamo ci spetti una rappresentanza. Tuttavia è il sindaco che sa come gestire la situazione, perché è delegato a garantire la governabilità della città. Noi, come consiglieri comunali, siamo ossequiosi verso le sue decisioni. D’altro canto – ha continuato il capogruppo dei Popolari –, è evidente che in questi anni gli assetti si sono modificati e hanno comportato una modifica strutturale dei gruppi originali di appartenenza: è il sindaco che deve farsi carico di questa situazione, insieme ai responsabili dei partiti che hanno permesso di formare una coalizione a sostegno di questa amministrazione. Sta a loro evitare una crisi al Comune.
Noi chiediamo solo il rispetto delle regole e dei numeri che abbiamo – ha concluso Fantozzi – perché siamo fedeli a quest’amministrazione e desideriamo lavorarci nel rispetto di quello che rappresentiamo».
Il sindaco: «Aspettiamo il parere della Prefettura per evitare il caos»
Il sindaco di Isernia, Giacomo d’Apollonio, in merito alle dichiarazioni del capogruppo dei Popolari, Gianni Fantozzi, dopo aver analizzato lucidamente il problema della nomina di un possibile nuovo presidente del consiglio comunale, ha risposto con un’ampia panoramica della situazione che tutela, in modo prioritario, il bene della collettività.
«C’è un dibattito in corso e siamo in attesa di risposte – ha chiarito il sindaco –. Il parere della Prefettura, in quanto tale, è giuridicamente valido, quindi, anche se il consiglio è sovrano, deve comunque sottostare alle norme nazionali. È ovvio che resta un parere, ma dovranno esserci motivi validi che giustifichino l’eventuale scelta di disattenderlo. Dopo la risposta della Prefettura, se sarà opportuno, apriremo un dibattito interno che porterà a una scelta responsabile e democratica, com’è sempre accaduto. Non possiamo esporre l’amministrazione a contenziosi che ne disturbano l’equilibrio. Abbiamo, anzi, bisogno di appoggio e coesione per lavorare in maniera serena – ha continuato il primo cittadino –, perché una maggioranza che sostiene le scelte della politica, nel senso più sano del termine, garantisce sempre azioni in favore della collettività. In questo momento, per esempio, stiamo lavorando sulla diminuzione dei tributi locali e abbiamo alle spalle un percorso faticoso. Non ci possiamo permettere caos e disordine all’interno dell’amministrazione – ha concluso fermamente d’Apollonio –, perché lavoriamo per i cittadini e dobbiamo continuare a farlo con tranquillità e intesa».