Superato il momento più difficile dall’inizio della Consiliatura e approvato a larga maggioranza il bilancio di previsione, grazie anche ai nuovi equilibri che si sono delineati a Palazzo San Francesco, il prossimo passo per il sindaco di Isernia Giacomo d’Apollonio dovrà necessariamente essere quello di redistribuire le deleghe al suo Esecutivo, che ha visto nei giorni scorsi l’ingresso del nuovo assessore Linda Dall’Olio, esponente del gruppo ‘Isernia Migliore’. Il primo cittadino sulla questione, tuttavia, ha deciso di prendere tempo. L’idea di base è quella di non apportare grandi cambiamenti, perché – a suo avviso – quel che funziona non va alterato più di tanto.
«La mia idea – ha infatti sottolineato il sindaco – è quella di non stravolgere che cose che funzionano. Sarà naturalmente necessario ripartire le deleghe in maniera un po’ diversa, perché c’è la presenza di un nuovo assessore. C’è poi la necessità di riflettere su alcuni settori che necessitano di maggiore attenzione». Di una cosa il sindaco è certo: non ci sarà alcuna rivoluzione «perché – ha sottolineato – , a mio parere le rivoluzioni non servono a nulla, ma finiscono solo con lo scombinare quel che di buono si può fare e che si è fatto. Dobbiamo soltanto apportare dei miglioramenti. Per questo ho optato per una pausa di riflessione più lunga, anche perché non ci saranno molte altre occasioni per ‘movimentare’ la scena politica». Giunta a otto dunque, un numero che per d’Apollonio è già «abbastanza importante».
Impossibile, comunque non tenere conto del fatto che, le dinamiche sono sempre in continua evoluzione e le proposte, di conseguenza, sono sempre diverse. «Se può servire a migliorare – ha perciò detto il primo cittadino -, possiamo anche considerare altre possibilità, come un eventuale cambio o nuovi ingressi. Ad oggi – ha però assicurato – non è stata assunta nessuna decisione in merito. Ci fermiamo qui e cerchiamo di proseguire con questa squadra. Se tutto funzionerà per il meglio e non si ravviseranno problemi, andremo avanti così – ha concluso – fino al termine della Consiliatura».