Se ne andava in giro per le vie del centro di Isernia con in tasca della marijuana, pronta per essere ‘piazzata’. Pensava di passare inosservato ma, in realtà, il giovane migrante aveva fatto male i suoi conti. Non si era infatti accorto di essere stato notato dai carabinieri, impegnati in un servizio di controllo sul territorio.
Qualcosa nel suo atteggiamento ha insospettito i militari che hanno deciso di fermarlo per un controllo. Hanno così scoperto che il giovane aveva addosso della droga. Ulteriori accertamenti hanno consentito di loro di capire che era destinata all’attività spaccio. E per questo lo hanno denunciato. L’episodio è accaduto l’altra sera, in pieno centro. I Carabinieri della locale Stazione, coadiuvati da quelli del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia, hanno perquisito l’extracomunitario, che da qualche tempo è ospite di un centro di accoglienza della provincia. Oltre alla sostanza stupefacente sono ‘saltati fuori’ 100 euro, che con ogni probabilità corrisponde al provento dello spaccio. Non solo. I militari hanno posto sotto sequestro anche l’attrezzatura per il confezionamento delle dosi, insieme al denaro e alla droga rinvenuta.
Un ‘mission’ costante, quella dei militari dell’Arma, per contrastare con ogni mezzo il ‘mercato’ della droga. Con questo obiettivo, infatti, sono nel mirino dei Carabinieri i luoghi considerati abituali punti di ritrovo dei giovani per la cessione della sostanza stupefacente: tra questi il terminal bus, la stazione ferroviaria e la villa comunale. Si tratta purtroppo di un fenomeno che ha preso piede soprattutto tra i più giovani, spesso studenti, che cercano il divertimento nello ‘sballo’ procurato da alcol e droga. Per questo è importante instaurare con i ragazzi un rapporto fondato sul dialogo e sulla fiducia affinché non cerchino soluzioni sbagliate ai propri disagi adolescenziali e, al contempo, promuovere sul territorio centri di aggregazione che possano rappresentare un’alternativa concreta, favorendo al tempo stesso anche il recupero dei rapporti sociali ormai sempre più indeboliti dall’avvento dei social.