Sapeva di essere stato condannato e, forse, prima di finire in carcere ha deciso di trascorrere qualche ora di relax con la sua famiglia, viste le belle giornate di caldo estivo. Infatti, gli agenti della Squadra Mobile lo hanno trovato a bordo piscina ed è lì che lo hanno tratto in arresto, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Isernia. È stato così trasferito nel carcere di Ponte San Leonardo il 42enne residente nel capoluogo pentro indagato, processato e condannato in via definitiva per usura e tentata estorsione a 4 anni e 6 mesi di reclusione.
Reati che l’uomo, così come la sentenza ha stabilito, ha commesso dal 2009 al 2016. L’isernino, secondo quanto accertato nel corso delle indagini, ha trasformato in un inferno la vita di un commerciante, che si era rivolto a lui perché era in difficoltà e aveva bisogno urgente di denaro. Il 42enne gli concesse subito la somma richiesta: mille euro. Il negoziante pensò così di aver risolto i suoi problemi, non immaginando certo che poi, quella che all’inizio sembrava una persona affidabile, gli avrebbe chiesto – a fronte di quel prestito, ben 7mila euro. A conti fatti, quindi, con un tasso di interesse del 600%.
All’inizio pensò anche di poter sistemare da solo le cose. Ma ben presto si rese conto di essere precipitato in un incubo. E così, capito di aver bisogno di aiuto, superò paura e vergogna e si rivolse agli inquirenti, consentendo l’avvio delle indagini. Gli elementi raccolti dagli investigatori nel corso di una complessa e delicata attività di indagine, consentirono prima di arrestare l’uomo e poi di chiedere e ottenere il suo rinvio a giudizio. L’iter processuale si è quindi concluso con una condanna definitiva nei confronti dell’isernino.
Dopo la sentenza, gli agenti della Squadra Mobile hanno proceduto all’arresto del 42enne che, come detto, è stato rintracciato mentre, insieme alla sua famiglia si stava concedendo qualche ora di relax sotto l’ombrellone. L’uomo è stato quindi accompagnato in Questura e, una volta ultimate le formalità del caso, è stato trasferito presso il penitenziario di Ponte San Leonardo. Dalla pena definitiva sono stati, come previsto, detratti i periodi di detenzione cautelare già trascorsi in carcere e a domicilio. E quindi ora gli restano da scontare 4 anni e 2 giorni di reclusione.

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