È ufficiale: la cipolla bianca di Isernia e la frittata di Montaquila conquistano il marchio De.Co. Lo si apprende da due recenti determine del secondo settore del Comune di Isernia con cui è stato attribuito il marchio e l’iscrizione nell’apposito registro. I produttori potranno quindi utilizzarlo per la commercializzazione dei prodotti simbolo del territorio, attenendosi a quanto previsto dall’apposito disciplinare. Per quel che concerne la commercializzazione della cipolla il produttore è tenuto a riportare sulla confezione destinata alla vendita il marchio di identificazione del prodotto De.C.O. rilasciato dal Comune ad ogni singola azienda, indicando la data di produzione. Dovrà poi esporre un cartello con la dicitura De.C.O. “Cipolla bianca di Isernia” riportante il logo ufficiale presso ogni campo in cui viene effettuata la coltivazione della cipolla. Nel caso in cui i singoli produttori vogliano esportare la cipolla in paesi comunitari e/o extracomunitari, dovranno dotarsi delle relative autorizzazioni presso gli uffici competenti per territorio.
La frittata di Montaquila. Disciplinata anche la produzione e la commercializzazione della frittata di Montaquila, ormai divenuto uno dei prodotti simbolo della provincia, la cui realizzazione è localizzata sul territorio comunale. «L’elemento caratterizzante la Frittata di Montaquila – si legge nel disciplinare – è l’altezza che deve essere di circa 10 centimetri. Il numero di uova (45) utilizzate, deve essere rigorosamente dispari. Per la cottura si utilizzano tegami in rame stagnato o in alternativa, per facilitarne l’esecuzione, tegami antiaderenti. I tegami devono essere alti 10 centimetri ed avere un diametro di circa 20 centimetri; ne servono due perché il composto, una volta rappreso, possa essere capovolto continuando la sua cottura nel secondo tegame, e così via alternandosi. In alternativa la frittata può essere capovolta su un tagliere e rimessa nello stesso tegame. Un ulteriore attrezzo indispensabile è un cucchiaio di legno o, in alternativa, in silicone, necessario per girare continuamente la frittata affinché non attacchi». Definito anche il procedimento per la commercializzazione e la vendita. «La Frittata di Montaquila che viene esposta al pubblico per la vendita, deve essere sempre confezionata con materiale idoneo e conforme alle norme di legge. La confezione deve garantire una gradevole immagine e conferire adeguata attrattività nei confronti dei consumatori. Sull’involucro più esterno della confezione deve essere chiaramente visibile il marchio De.C.O., integrato con il numero e la data d’iscrizione, e la dicitura Frittata di Montaquila. Non può essere venduta oltre 5 giorni dalla data di produzione. L’etichetta esterna deve riportare: gli ingredienti, la data di produzione e la data di consumo consigliato».
Sia per quel che concerne la cipolla bianca che la frittata un’apposita commissione potrà eseguire dei controlli per valutare la corretta applicazione di quanto disposto dal disciplinare.

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