Un nuovo e importante passo avanti quello compiuto ieri in Prefettura a Isernia, nell’iter legato ai contratti istituzionali di sviluppo. Per tutta la giornata si sono tenuti una serie di colloqui individuali per approfondire la conoscenza dello stato degli elaborati presentati, per studiare insieme a Invitalia le procedure più rapide e immediate per portare i progetti, gradualmente nel tempo, ognuno secondo le sue caratteristiche tecniche, a gara per l’affidamento e la partenza dei lavori.
Le varie amministrazioni coinvolte hanno avuto modo di incontrare l’Ad di Invitalia, Domenico Arcuri, il consigliere della Presidenza del Consiglio dei Ministri Gerardo Capozza e Laura Patriarca della Presidenza del Consiglio dei Ministri. La parola ora passa ai tecnici. Ieri infatti c’è stato il primo incontro da parte dei tecnici responsabili dei progetti con i professionisti di Invitalia. Naturalmente c’è grande attesa per quella che Arcuri ha definito «una straordinaria occasione di sviluppo per il Molise».
«Alla fine della procedura prevista ai sensi della legislazione vigente – ha detto inoltre -, nei prossimi giorni o al massimo nelle prossime settimane saremo pronti perché il presidente del Consiglio Conte possa firmare il contratto».
Intanto sono tante le polemiche in atto in questi giorni, soprattutto sul caso ‘Ecomont’. «Il Mezzogiorno – ha evidenziato l’ad di Invitalia – è un posto strano, in cui sempre si privilegiano polemiche rispetto ad un punto, rischiando di perdere la visione positiva di insieme di tanti punti di cui questo contratto si compone. Il Cis per il Molise è un’occasione straordinaria per lo sviluppo di questa regione che ne ha tanto bisogno e sarà realizzato soltanto attraverso i progetti davvero meritevoli di essere attuati». Altra protesta riguarda i Comuni esclusi. «Noi – ha ribadito Arcuri – abbiamo detto dall’inizio che questo è il primo gruppo di interventi che verranno realizzati e sappiamo per esperienza che anche all’interno di questo primo gruppo troveremo le economie per potere, molto presto, definire un secondo gruppo di progetti attivati. Il nostro obiettivo è fare tutti i progetti che sono meritevoli di essere realizzati. Se ci fate lavorare e avete un po’ di calma, non si fanno polemiche e si guardano i fatti vedrete che ci riusciremo tutti insieme».
E in merito alle proteste in atto è intervenuto anche il consigliere del premier Gerardo Capozza. «Eccezion fatta per Ecomont – ha evidenziato – non c’è stata nessuna richiesta di finanziamento da altre aziende molisane. E questo è un dato molto negativo perché l’occupazione viene creata da aziende private e non credo che in Molise non ce ne siano. Ecomont ha fatto una richiesta che è stata esaminata. Si tratta di un co-finanziamento che per i privati è pari a un terzo circa. È ovvio che non eseguiamo indagini a priori. Quella era una somma appostata su un progetto che sembrava utile per il territorio che andava a rilanciare il turismo in un’area importante. Pertanto, da un punto di vista teorico, era un progetto credibile. È chiaro che nella verifica della documentazione se dovessero risultare pendenze, il finanziamento verrà revocato e questo è fuori discussione».
L’incontro a Campobasso. Capozza ha annunciato poi che il prossimo 26 luglio a Campobasso ci sarà un incontro con i 31 sindaci che protestano per l’esclusione dei loro elaborati. «La polemica fine a se stessa non ha alcun senso – ha sottolineato -. Non si può pretendere di fare appostare decine di milioni di euro con progetti o peggio ancora con idee di fattibilità. C’è stata una proposta più forte di quella che ci si aspettava. Siamo in una prima fase con un progetto che segue una linea, quella dei tratturi. Una linea virtuale intorno alla quale sarà valorizzata la parte artistica, enogastronomica e produttiva. L’invito ai sindaci è quello di sedersi intorno a un tavolo e ragionare sulle proposte reali per capire se, come e quando possiamo recuperare nel caso sia possibile. In caso contrario troveremo altri canali».
Le amministrazioni. Incontro interlocutorio anche per i sindaci di Campobasso e Isernia. «Si è trattato di un confronto proficuo – ha evidenziato il primo cittadino di Campobasso Roberto Gravina – che ha stabilito le procedure tecniche pratiche che da questo momento in poi seguiremo insieme ad Invitalia per portare a realizzazione i nostri progetti che sono risultati finanziabili. Il supporto di Invitalia in questa fase ci ha permesso sin da oggi di approfondire le dinamiche che ci hanno così consentito, per quel che ci riguarda più da vicino, il corretto perfezionamento del Cis». «È stato fatto il punto della situazione – ha spiegato d’Apollonio -. Ci sono delle specifiche che vanno riviste e aggiornate secondo le esigenze dell’ente. Saremo accompagnati da Invitalia in tutta la prima fase e il Rup sarà espressione del Comune, che subentrerà nella seconda fase. Abbiamo ora i referenti romani del progetto che ci guideranno prima della firma del contratto istituzionale che sarà stipulato a breve. Invitalia si occuperà della prima parte, con le loro strutture».
La Camera di Commercio. Per il presidente dell’ente camerale Paolo Spina è importante «che venga raggiunto l’obiettivo di uno sviluppo concreto e reale del nostro territorio». Per quel che concerne l’aviosuperficie, «reputiamo – ha aggiunto – che possa essere un progetto cantierabile, che non è aeroporto. Stiamo andando avanti , dai dati in nostro possesso abbiamo avuto una manifestazione di interesse da parte di una sessantina di imprenditori che sono disposti a sottoscrivere quote da 500 a 5000 euro.
Porteremo avanti il nostro progetto e il 29 luglio ci sarà una riunione in Camera di commercio per la sottoscrizione delle quote. Andiamo avanti, il progetto dovrebbe avere una strategicità ‘1’ , la fattibilità è sul campo e vedremo».
Deborah Di Vincenzo

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