Parcheggi a pagamento a Isernia: la questione si complica e pure parecchio. Ha tutto il sapore di una dichiarazione di guerra la missiva che il sindaco Giacomo d’Apollonio ha inviato all’amministratore dell’A.J. Mobilità Sergio Sabatini, società concessionaria del servizio.
Motivo del contendere il frazionamento della tariffa, visto che in conferenza stampa il titolare della ditta ha acclarato che, prima di un’ora, non è possibile neppure utilizzando le app. Il primo cittadino non ci sta e vuole spiegazioni. Per questo ha chiesto «urgenti e cortesi comunicazioni in merito».
«L’amministratore di A.J. Mobilità – ha affermato d’Apollonio – mi aveva più volte dato assicurazione sul fatto che il frazionamento sarebbe stato possibile scaricando un’applicazione e ricorrendo al pagamento in maniera elettronica. Solo a seguito di quanto emerso dalla conferenza stampa ho avuto modo di appurare che la tariffa oraria di 0,80 euro non sarebbe frazionabile neanche utilizzando il pagamento con le apposite applicazioni elettroniche scaricabili sui telefonini».
«Ciò che è emerso – si legge nella missiva – è in aperto contrasto con quanto lei, ripetutamente, ha avuto modo di assicurarmi, anche durante più riunioni appositamente tenute per la difficile e controversa soluzione transattiva sull’affidamento.
Ricordo che, alle mie insistite richieste tese ad ottenere il frazionamento per tutti gli utenti, lei mi ha sempre opposto un netto diniego basato sulla mancata previsione di tale circostanza sia nella deliberazione consiliare che negli atti posti a base di gara, ma al tempo stesso mi ha sistematicamente assicurato che il frazionamento sarebbe stato possibile scaricando un’applicazione e ricorrendo al pagamento in maniera elettronica. Forte di tali ripetute assicurazioni, durante i difficili giorni in cui si stava chiudendo l’accordo transattivo ed anche pubblicamente nel corso di attività di comunicazione istituzionale dell’amministrazione, ho sempre affermato che, grazie alle menzionate applicazioni elettroniche, il frazionamento sarebbe stato attuabile. Essere, ora, così apertamente da lei smentito è circostanza che, da un canto, mi indispettisce non poco e, dall’altro, mi pone nella condizione di tutelare le ragioni dei nostri cittadini-utenti, nei cui confronti solo ora lei sta operando una poco onorevole retromarcia». Da qui la richiesta di chiarimenti da parte di Sabatini «nel rispetto – si legge infine nella lettera del sindaco – di quell’intesa che, benché non scritta, era stata tra noi apertamente e pubblicamente raggiunta, senza ombra di dubbio. Certo che lei non potrà così palesemente violare tale nostro accordo, attendo urgenti e cortesi comunicazioni in merito».

Deb.Div.

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