È stato il monossido di carbonio ad avvelenare i sei turisti siciliani che lunedì sera hanno accusato diversi malesseri rientrando nelle loro cabine del caicco su cui si trovavano per una crociera in Croazia.
Tra loro Eugenio Vinci, il manager di 57 anni che ha portato in alto il settore tessile molisano, trovato morto nel bagno dell’imbarcazione. Sul suo corpo è stata eseguita l’autopsia, disposta dalle autorità croate, e anche sui tessuti prelevati alla vittima è stato trovato monossido di carbonio.
L’ipotesi finora più accreditata indica come la fonte dell’intossicazione il gas da scarico proveniente dal water o dal condizionatore d’aria dell’imbarcazione.
Scartata, dunque, l’ipotesi iniziale dell’intossicazione alimentare.
I medici, però, non si sono ancora espressi sulla causa della sua morte. Vinci durante la notte, forse in preda al malore, aveva cercato di raggiungere il bagno dove probabilmente ha perso i sensi e ha battuto violentemente la testa sulla vasca. Non è escluso, dunque, che il manager, ex braccio destro di Remo Perna della Gtr, sia morto per le ferite riportate nella caduta.
È certo che un tasso elevato di carbossiemoglobina è stato trovato anche nel sangue dei ricoverati nell’ospedale di Spalato.
Tra loro, in condizioni disperate, ci sono la figlia minorenne della compagna di Vinci e il bambino di 8 anni avuto dalla coppia. Entrambi i bambini hanno compromesse le funzioni di quasi tutti gli organi vitali e sono in terapia intensiva collegati a un respiratore artificiale.
Tutti gli altri, compresa la compagna dell’imprenditore morto, stanno meglio e sono vicini alle dimissioni. Intanto il caicco è sotto sequestro e saranno le indagini messe in campo dalle autorità locali a ricostruire cosa sia accaduto lunedì sera.
A Spalato sono arrivati i figli della compagna di Vinci e la figlia maggiore del manager.
(foto di Repubblica)
