I lavori erano stati programmati ormai da diversi mesi. Ma il cantiere aperto per gli interventi di restauro e consolidamento del campanile della Cattedrale nel bel mezzo del ‘Settembre Isernino’ ha scatenato polemiche e dure reazioni in città. Che i lavori dovessero essere eseguiti è pacifico, ma ad essere contestata dagli isernini è la tempistica. Per molti bastava aspettare qualche settimana, per consentire lo svolgimento degli eventi, primo fra tutti Magnastoria, senza trovarsi di fronte il campanile ‘ingabbiato’.
Il responsabile ha spiegato la ratio dell’intervento. Era necessario mettere in sicurezza il campanile perché, durante gli ultimi eventi atmosferici che hanno coinvolto la città, calcinacci e tegole si sono staccate dalla struttura.
In previsione dell’afflusso di numerose persone nel borgo antico per le varie iniziative in programma, è stata impressa un’accelerata all’apertura del cantiere per garantire la pubblica incolumità.
Nell’occhio del ciclone è finito il sindaco, Giacomo d’Apollonio, il quale però ha precisato che i lavori sono stati commissionati dalla Curia ed il Comune in questo caso non ha alcuna responsabilità. «Mi meraviglio ogni volta che sento queste prese di posizione. Si tratta di polemiche sterili, basate davvero sul nulla e senza conoscere i fatti. Si tratta di lavori programmati, finanziati e seguiti dalla Curia. Il Comune non c’entra nulla, se non per le autorizzazioni del momento, per il parcheggio dei mezzi e questioni relative alla viabilità. Ho avuto garanzie – ha poi aggiunto – che non ci saranno grossi disagi e i lavori servono a risolvere alcune problematiche che riguardano la struttura. Lasciamo le polemiche a chi non ha nulla da fare».
Polemiche che, per tutta la giornata di ieri hanno animato il dibattito sui social e sono in molti a sostenere che forse sarebbe bastata un po’ di attenzione in più da parte dell’amministrazione comunale e una maggiore comunicazione tra i vari uffici. La sensazione di molti è stato un mancato rispetto nei confronti di chi si impegna per realizzare manifestazioni in grado di valorizzare e rivitalizzare il centro storico. Insomma, vedere il campanile di uno dei luoghi simbolo del capoluogo ‘ingabbiato’, ad avviso di molti, non è il massimo per i turisti che arriveranno nei prossimi giorni in città.
Sulla questione è intervenuto anche il vicesindaco Cesare Pierangelo «Determinate pratiche, come la richiesta di occupazione di suolo pubblico – ha precisato -, per norma non vengono né viste né vagliate dagli amministratori. Relativamente al montaggio di quella impalcatura, personalmente l’ho appreso dai social ed è mia intenzione contattare il committente e la ditta per fronteggiare nel migliore dei modi la situazione, ma non si addossi agli amministratori ogni fatto che si verifica sul territorio e soprattutto per quelle situazioni che non dipendono assolutamente dalla loro volontà politico amministrativa. La volontà politica dell’amministrazione, la si evince nei fatti ovvero, patrocinando l’evento e dando la massima disponibilità per la buona riuscita degli eventi».
Infine per gli organizzatori di Magnastoria: «Il Comune non ha responsabilità dirette, ma qualche attenzione in più non sarebbe stata male! I lavori sono della Curia e la supervisione della Soprintendenza – ha affermato Emilio Izzo -, basterebbe questo a dare le spiegazioni del caso. Ma andiamo oltre. Una autorizzazione ai lavori rilasciata nel 2017, sarebbe già una risposta utile per tirare le somme: perché solo ora?!».

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.