“Strisce blu”, il caso non è affatto chiuso. Ma il primo cittadino prova a fare chiarezza, «in risposta agli incessanti e irragionevoli interventi di taluni comitati, partiti politici, sindacati e privati cittadini che hanno diffuso e continuano a diffondere notizie false e tendenziose – attacca subito Giacomo d’Apollonio – riguardo alle soste a pagamento».
Un chiarimento – per fugare ogni dubbio circa la piena legittimità delle azioni poste in essere dall’Amministrazione che guida – che porta anche una buona notizia: l’intenzione di annullare in autotutela tutte le multe eventualmente comminate ai disabili.
Andando con ordine, il sindaco parte da lontano.
«Le “strisce blu” non sono certo un’invenzione del Comune di Isernia: esistono in tutte le città italiane, a condizioni spesso assai più onerose per gli utenti rispetto a quelle praticate qui da noi – spiega d’Apollonio -. Non sono di recente istituzione nella nostra città ma risalgono al lontano 2004, allorché il servizio venne affidato in concessione ad una società privata, e proseguirono nel 2015 quando, cessato il contratto, furono confermate (con deliberazione del commissario prefettizio) ma affidate in gestione diretta a dipendenti comunali. Ritenuta la gestione complessiva del servizio problematica e insoddisfacente, valutata l’esigenza di ulteriori modifiche connesse sia al mutato quadro normativo che alle necessità della nostra città e tenuto conto degli onerosi investimenti da sostenere, il consiglio comunale (unico organismo competente ai sensi dell’articolo 42, comma 2, lettera e, del T.U. 267/2000), con ampia maggioranza (24 voti favorevoli su 26 votanti), decise di tornare alla gestione esterna in concessione (giusta deliberazione n. 14 del 29 marzo 2018)». Gli stalli in concessione sono 867 di cui 110 coperti e in precedenza non utilizzabili, visto che si trovano «in due parcheggi (uno nell’auditorium e l’altro in via Berta) che, solo grazie ai lavori affidati contrattualmente a cura e spese del concessionario, saranno resi fruibili. In realtà, a parte tali stalli coperti, l’aumento di quelli a pagamento è stato limitato a 187 unità. E ciò senza contare che, sempre grazie ai lavori che il concessionario dovrà realizzare – sottolinea d’Apollonio – saranno resi praticabili nel centralissimo parcheggio dell’auditorium ulteriori 75 stalli gratuiti». Rispetto al rapporto tra parcheggi a pagamento e gratuiti, «è stato ampiamente rispettato e questi ultimi sono presenti nell’intero centro urbano per una stima di circa 5.000 posti».
In merito alle presunte violazioni delle disposizioni in materia di standard urbanistici negli insediamenti residenziali, di dotazioni minime di parcheggi previsti nelle nuove costruzioni dalla cosiddetta “legge Tognoli” e di riserva gratuita di stalli a favore delle autovetture condotte da soggetti con ridotta deambulazione, «una dettagliata relazione del settore tecnico comunale ha fugato ogni dubbio sulla legittimità delle previsioni contenute nella concessione in essere – dice ancora il primo cittadino -. Esistono effettivamente, come già più volte evidenziato da questa amministrazione, alcune difformità tra la deliberazione consiliare n. 14/2018 e il capitolato speciale approvato dal dirigente; circostanza che è stata oggetto di un dettagliato esposto presentato dal Comune alla competente autorità per le valutazioni del caso. L’amministrazione comunale, tuttavia, consapevole dei rapporti ormai formalizzatisi con la concessionaria a seguito della intervenuta aggiudicazione, si è attivata nell’intento di riportare i termini dell’affidamento nell’alveo delle indicazioni approvate dal consiglio comunale. Rientra in tali accordi anche la riduzione degli stalli, che sono stati ricondotti a 867 (a fronte dei 972 impropriamente posti in gara), pari agli originari 827 indicati nella deliberazione consiliare, maggiorati del 5%; una maggiorazione testualmente prevista nella medesima deliberazione».
Riguardo alla tariffa oraria e alla frazionabilità degli 80 centesimi, «purtroppo, non è stata prevista dal consiglio comunale. – ammette d’Apollonio -. Solo grazie alle pressanti istanze di questa amministrazione, nell’ambito degli accordi transattivi raggiunti con la concessionaria è stata concordata e ottenuta la frazionabilità per i trenta minuti grazie all’utilizzo di un’apposita ‘app’, nonché la possibilità di parcheggiare gratuitamente per dieci minuti, con il rilascio di apposito scontrino. Il tutto evidentemente nell’interesse esclusivo dei cittadini-utenti».
Il sindaco smentisce, definendola «priva di qualsiasi fondamento giuridico» anche l’affermazione secondo la quale non esisterebbe, per l’anno in corso, alcuna tariffa deliberata.
«Ai sensi dell’articolo 1, comma 169, della legge 296/2006 – spiega il sindaco – gli Enti locali deliberano le tariffe e le aliquote relative ai tributi di loro competenza entro la data fissata da norme statali per la deliberazione del bilancio di previsione, e in caso di mancata approvazione entro il suddetto termine, le tariffe e le aliquote si intendono prorogate di anno in anno. Pertanto, la tariffa deliberata per l’anno 2018, in assenza di variazioni, è automaticamente prorogata per il corrente anno 2019. Come già detto – sottolinea ancora – con il concessionario è stato raggiunto un accordo transattivo, al fine di ricondurre le previsioni di affidamento alla indicazioni del consiglio comunale. Preventivamente, l’accordo ha ottenuto il parere favorevole della responsabile dell’ufficio legale del Comune, che ne ha certificato la praticabilità alla luce delle vigenti disposizioni del codice dei contratti, evidenziando, altresì, che le modifiche apportate erano tutte a vantaggio del Comune e che con l’accordo poteva essere evitato il ricorso all’annullamento della gara e il quasi certo contenzioso con il concessionario. L’accordo è stato sottoscritto dal dirigente del settore tecnico e dal titolare dell’impresa concessionaria lo scorso 24 giugno, e sottoposto quindi alla approvazione da parte della giunta municipale (deliberazione n. 133/2019). Prima dell’avvio del servizio, sono stati adottati gli atti previsti dall’articolo 7 del codice della strada, con la ricordata deliberazione di giunta n. 133 e la successiva ordinanza del sindaco n. 149 del 17 luglio. Nell’ordinanza si fa espresso riferimento, tra l’altro, alle due citate deliberazioni di consiglio e di giunta nelle quali è stata indicata la tariffa da praticare». Nel chiarire i contorni di quello che è ormai un caso, il sindaco d’Apollonio spiega anche che, «in merito al pagamento della sosta da parte dei disabili, per il quale esiste purtroppo una evidente discrasia tra due articoli del capitolato speciale, questa amministrazione ha operato una scelta in difesa delle fasce più deboli dell’utenza, che condurrà verosimilmente all’annullamento in autotutela delle sanzioni eventualmente comminate alle autovetture effettivamente impegnate al trasporto di soggetti con certificate disabilità».