Un vero e proprio ‘tesoro’ da sempre considerato un volano di sviluppo per la cultura, il turismo e l’economia di Isernia e della sua provincia. Ma servono interventi concreti in grado di valorizzarlo. Finalmente qualcosa si muove per il sito paleolitico. In programma ci sono interventi per oltre 400mila euro. Nei giorni scorsi, il segretariato regionale del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo Leandro Ventura ha infatti pubblicato, sul sito web, l’avviso relativo all’indagine di mercato per l’appalto degli ‘Interventi di valorizzazione, allestimento didattico, ricerca scientifica, sistemazione depositi, promozione e comunicazione del Museo Nazionale del Paleolitico’ del capoluogo pentro.
L’indagine di mercato è finalizzata ad acquisire manifestazioni di interesse per favorire la partecipazione e la consultazione di operatori economici potenzialmente interessati ad essere invitati a presentare offerta.
I lavori previsti nel progetto comprendono il nuovo allestimento della sala espositiva principale, il recupero dei depositi, la sistemazione del parco e delle aree esterne, il recupero del porticato e delle aree annesse.
L’importo dei lavori a base d’asta è di 402.419,35 euro.
La manifestazione d’interesse deve pervenire entro e non oltre le ore 12:00 del prossimo 31 ottobre, pena la non ammissione alla successiva procedura negoziata, ovvero al sorteggio dei candidati.
«I lavori – si legge nell’avviso – saranno affidati tramite procedura negoziata, con il criterio del minor prezzo in considerazione della natura degli interventi da realizzare e tenuto conto che la rispondenza dei requisiti di qualità è garantita dal fatto che tali affidamenti vengono effettuati sulla base di un progetto esecutivo approvato, che contiene il dettaglio delle lavorazioni da eseguire. Il minor prezzo, inferiore a quello posto a base di gara, verrà determinato mediante ribasso sull’importo dei lavori posto a base di gara, al netto degli oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso, con esclusione automatica delle offerte anormalmente basse, ai sensi di quanto previsto dall’articolo 97 del Codice. La procedura di esclusione automatica – recita ancora il bando – non è esercitabile qualora il numero delle offerte ammesse risulti inferiore a dieci».