Isernia maglia nera nella classifica sull’Ecosistema Urbano? C’è una ragione precisa. Il Comune non ha risposto al questionario inviato da Legambiente. E per questo il sindaco Giacomo d’Apollonio ha deciso di andare in fondo alla questione per capire, nel dettaglio, cosa sia accaduto. Lo ha annunciato ieri sera in apertura dei lavori del Consiglio di Palazzo San Francesco. Come si ricorderà, lo scorso 28 ottobre, sono stati pubblicati i dati relativi alla speciale graduatoria stilata da Legambiente-Ambiente Italia e il Sole 24 Ore. Il rapporto annuale misura le prestazioni dei capoluoghi italiani in cinque categorie: aria, acqua, rifiuti, mobilità e ambiente. Un appuntamento che ormai da 26 anni consente di raccontare la qualità dell’ambiente delle città e, quindi, l’evoluzione della qualità della vita della popolazione. Confrontando i trend storici, emergono le città che hanno migliorato le performance ambientali e quelle che invece sono sensibilmente peggiorate. Isernia, in questa classifica è precipitata al 99esimo posto perdendo ben 43 posizioni.
In apertura dei lavori dell’assise, il consigliere Mino Bottiglieri del M5S ha sollevato la questione chiedendo spiegazioni al primo cittadino.
«Quanto accaduto è inquietante – ha sottolineato d’Apollonio – e ho già avviato gli approfondimenti del caso». Il sindaco ha poi annunciato di aver chiesto chiarimenti a Legambiente, ma anche al dirigente del Terzo Settore e all’assessorato all’Ambiente. «Questo questionario sul mio tavolo non è mai arrivato – ha detto ancora d’Apollonio -. La cosa più grave è che abbiamo dato all’esterno un’immagine di questa città completamente errata. Il nostro Comune ha perso 43 posizioni precipitando agli ultimi posti della classifica. Agli occhi dell’opinione pubblica la città ha subito un tracollo. Ma le cose non stanno così, perché questa amministrazione ha posto in essere interventi che hanno migliorato la situazione. Per questo, vedersi esposti a giudizi negativi mi indigna e non lo posso accettare. Ho verificato che la disonorevole situazione dipende dal fatto che non risultano disponibili dati relativi a dieci sezioni».
Per questo ad avviso di d’Apollonio è necessario un approfondimento. E così ha chiesto che venga ricostruito nel dettaglio il procedimento. «Ho chiesto – ha concluso il primo cittadino – notizie certe, riservandomi azioni verso Legambiente se ha diffuso notizie false e verso il Terzo Settore, se ci sono state omissioni».