Un servizio migliorato contenendo al massimo i costi per l’utenza. In questo modo Isernia è entrata nella top ten dei capoluoghi italiani più economici per quel che concerne il pagamento della tassa sui rifiuti. Lo ha rivelato l’indagine annuale effettuata dall’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva nell’ambito del progetto “Consapevolmente consumatore, ugualmente cittadino”, finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico. Dati che, ad avviso dell’amministrazione di Palazzo San Francesco sono ancora più significativi se si considera che, nel corso del 2019, il Comune «ha modificato il regolamento generale delle entrate, proprio nella sezione relativa alla Tari, introducendo, per la prima volta in assoluto, una serie di agevolazioni. In primo luogo la riduzione del 10% della tariffa (parte fissa e variabile) per il nucleo familiare all’interno del quale è presente uno studente universitario fuori sede con regolare contratto di affitto registrato. Ridotta poi del 20% la tariffa (parte fissa e variabile) per il nucleo familiare all’interno del quale è presente più di uno studente universitario fuori sede con regolare contratto di affitto registrato. Stabilita inoltre la riduzione del 30% della tariffa (parte fissa e variabile) per i nuclei familiari con uno o più soggetti affetti da malattie invalidanti o da disabilità. Attenzione anche per le famiglie a basso reddito, per le quali sono state applicate riduzioni che vanno da 20 al 40%. E ancora. Pagano il 20% in meno anche i nuclei familiari con minori in affido. Mentre per le famiglie con ISEE inferiore a 50.000 euro, all’interno dei quali ci sono bambini con età inferiore ai 36 mesi, è prevista una riduzione di 30 euro per ciascun bambino. Il Comune ha poi introdotto un -10% della quota fissa della tariffa rifiuti per le utenze non domestiche intestate ad associazioni con scopo di assistenza e beneficenza, tali riconosciute ai sensi di legge, rivolta a categorie sociali bisognose.
Per le nuove attività commerciali e professionali che si insediano sul territorio comunale, invece, è possibile un’esenzione totale per il primo anno di attività e una riduzione del 50% della tariffa per l’anno successivo. Infine, per i locali che hanno dismesso totalmente le slot machine da almeno 24 mesi è prevista una riduzione della tariffa del 50% della quota fissa.
«Tutto ciò – ribadisce l’amministrazione comunale – nella direzione di alleggerire la pressione tributaria riducendo il prelievo fiscale, a cominciare dalle famiglie, dai cittadini e dalle categorie maggiormente esposte sotto il profilo economico e sociale».

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