La scelta di inserire il Lotto Zero nelle opere che il Governo giallorosso ha inteso adottare nell’ambito dello Sblocca Cantieri, continua ad animare il dibattito. A ‘bocciare’ la scelta annunciata nelle scorse settimane dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri Mario Turco (M5S) è anche il Movimento 5 Stelle di Isernia, che chiede invece di utilizzare le risorse per realizzare una superstrada a 4 corsie per collegare Sesto Campano a Termoli.
«Il “Comitato No Lotto Zero”, al quale molti attivisti del MoVimento 5 Stelle hanno aderito – sottolinea il portavoce dei Cinque Stelle al Comune di Isernia Mino Bottiglieri – , ha segnalato da anni le numerose criticità di un’opera inutile, dannosa e oltremodo onerosa per le tasche dei cittadini molisani, i quali fino ad oggi hanno già sborsato quasi 8 miliardi delle vecchie lire solo per la progettazione del tratto di strada in questione.
Una progettazione, ricordiamolo, che è stata avviata nel lontano giugno 2005, quasi quindici anni fa, e che vedrà realizzata l’opera (se mai lo sarà) non prima di altri quindici anni. Si aggiunga che per tale arteria non è mai stato realizzato una seria ed approfondita analisi del traffico per valutare concretamente il rapporto costi-benefici: per recuperare tre minuti di tempo di percorrenza, siamo capaci di immaginare e progettare una strada che ci costerà oltre 10 milioni di euro per ogni chilometro realizzato (oltre venti miliardi delle vecchie lire). Parliamo di solo di “progetto”, di “elaborati”, di carte che non producono un solo metro di strada. È vero, queste carte ci sono costate milioni di euro ma mettere in pratica e realizzare quanto è scritto su quelle carte ci costerebbe molto, ma molto di più, sia in termini di sprechi di denaro pubblico sia in termini di cementificazione di un intero costone di montagna, con un rischio idrogeologico impressionante per le sorgenti San Martino e per l’intero fronte di falda che si estende da Miranda a Pesche». Per questo ad avviso di Bottiglieri «ora, più che mai, è il momento di riconsiderare tale “scelta strategica” e accantonare definitivamente questa idea folle investendo, invece, su una opera che appare concretamente necessaria e non più rinviabile: la superstrada a 4 corsie, che collegherebbe i confini orientali ed occidentali del Molise alle primarie direttrici viarie di collegamento con il nord ed il sud Italia.
Ci appelliamo, dunque alla “Politica”, quella con P maiuscola. Se non si riuscirà a bloccare il fantomatico “Lotto Zero” avremo ceduto, per l’ennesima volta, alle desiderata di cementificatori senza scrupoli, ai burocrati indifferenti e ad una classe politica inetta, che avalla la realizzazione di un’opera non perché sia di reale beneficio per un territorio ma esclusivamente per dilapidare risorse pubbliche senza criterio».

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