Difesa della sanità pubblica: si moltiplicano a Isernia le iniziative per salvaguardare il diritto alla salute. Un tema di stretta attualità che continua ad animare il dibattito. Argomento che, l’altro giorno è finito anche all’ordine del giorno della seduta del Consiglio comunale di Palazzo San Francesco. In Aula è stata presa una netta posizione anche per quel che concerne la causa del presidente Donato Toma alla guida del comparto in Molise. Alla luce del pronunciamento della Corte costituzionale per il quale il ruolo di governatore e quello di commissario non sarebbero incompatibili, all’esame del Consiglio è approdato il documento -presentato dal sindaco Giacomo d’Apollonio – che impegna il primo cittadino e Giunta comunale a sollecitare il presidente del Consiglio dei ministri, «affinché nomini quale commissario ad Acta per il Piano di rientro dal deficit sanitario il presidente della Regione in carica, disponendo altresì l’immediata trasmissione della deliberazione di Consiglio comunale alla Presidenza del Consiglio dei Ministri». Non soltanto. Attraverso il deliberato, è stato conferito sindaco d’Apollonio il mandato a sollecitare l’eventuale nuovo Commissario «a chiedere la deroga al ai parametri restrittivi del cosiddetto Decreto Balduzzi, sulla base delle implementazioni già individuate in altre regioni d’Italia, istituendo in Molise un Dea di II livello nella città di Campobasso, oltre a un Dea di primo livello nelle città di Isernia a Termoli, al fine di garantire anche a tutti i cittadini molisani il diritto alla salute, così come previsto dall’articolo 32 della Costituzione». Il documento è passato con il voto dell’intero consesso, eccezion fatta per il portavoce del Movimento 5 Stelle Mino Bottiglieri. Duro i commento del consigliere: «Il Consiglio comunale di Isernia ha votato un deliberato che vuole Toma al posto di Giustini – ha scritto Bottiglieri in un post su Facebook -. Lo stesso Toma che ieri in consiglio regionale non ha voluto, tra le altre cose, un rafforzamento della sanità pubblica».
La mobilitazione continua, non solo a difesa del ‘Veneziale’, ma anche degli presidi ospedalieri presenti sul territorio. Il prima linea anche il presidente della Provincia Alfredo Ricci, che ha chiesto alla struttura commissariale un incontro urgente con i sindaci dei 52 Comuni, per un confronto sul nuovo Pos. «Come già preannunciato nel corso dell’ultimo incontro avvenuto con la Sub Commissaria – si legge nella missiva firmata da Ricci – , essendo stata svolta l’audizione in Consiglio Regionale, anche a nome dei 52 sindaci dei Comuni della provincia di Isernia si ritiene necessario che i commissari intervengano in audizione all’Assemblea dei Sindaci della Provincia, onde relazionare in ordine all’attuale situazione della rete ospedaliera provinciale e alle determinazioni che si prevede che saranno inserite nel POS in via di definizione, onde ascoltare la voce dei sindaci e confrontarsi con gli stessi sulle reali problematiche che affliggono i cittadini della provincia di Isernia nell’accesso a cure e assistenza sanitaria».