È cominciato nel migliore dei modi il nuovo anno per il Punto Nascita dell’ospedale ‘Veneziale’ di Isernia. Dopo il primato del primo nato del 2020 in Molise, ottenuto grazie al piccolo Leonardo arrivato due minuti dopo la mezzanotte dell’ 1 gennaio, sono ben 14 gli altri bebè venuti alla luce nel corso della prima settimana del 2020.
Superati anche quest’anno i 500 parti e, per il presidio sanitario pentro, questa rappresenta una buona notizia, soprattutto in un periodo a tinte fosche per il nosocomio, alle prese con tagli e tanti timori per il futuro. I parti sono stati 14, perché – e anche questa è una buona notizia – uno è stato gemellare spontaneo. «Un parto gemellare spontaneo – ha spiegato la dottoressa Donnina Pannoni, responsabile dell’Unità Operativa di Pediatria-Nido – possibile grazie alla competenza e alla professionalità dei ginecologi in servizio. Altro aspetto fondamentale – ha aggiunto – è che il reparto di Isernia si è allineato con la media nazionale per quel che concerne la percentuale dei cesarei non ripetuti. Ed era questo – ha ricordato – uno degli obiettivi da raggiungere per il mantenimento del Punto Nascita».
Come è noto, infatti, nel 2017 il reparto ha rischiato la chiusura. Poi ha fatto registrare una inversione del trend negativo festeggiando, nel 2018, il superamento dello sbarramento grazie anche a una riduzione dei parti con cesareo e all’umanizzazione del percorso per le neomamme dal parto fino al puerperio. Le partorienti che scelgono il ‘Veneziale’ provengono da tutta la provincia di Isernia, ma un numero significativo arriva anche dalle province di Caserta e L’Aquila.
Tutto questo è stato possibile grazie all’impegno quotidiano, alla competenza e alla grande professionalità del personale.
Ma così come per tutti gli altri reparti, sarebbe necessario un potenziamento del numero degli operatori in servizio. «Isernia merita il Punto Nascita – ha detto infine Pannoni -, la popolazione ha i numeri per mantenerlo. Più in generale il territorio pentro merita un ospedale che funzioni al meglio, così come accadeva in passato».