Tre medici e due infermieri che si trovano a dare assistenza a 40 pazienti contemporaneamente. Resta critica la situazione del Pronto Soccorso del ‘Veneziale’ di Isernia definito dal primario Lucio Pastore ‘un girone dell’Inferno dantesco’. Effetto della carenza cronica di personale a cui non si è riusciti a porre rimedio neppure con l’ultimo concorso dell’Asrem che aveva messo a bando 13 posti e che, alla fine, è andato pressoché deserto.
«I pazienti transitati – spiega Pastore in un lungo sfogo postato su Facebook – sono molto di più perché mentre ne sono presenti 40 altri sono stati trattati e dimessi. È un lavoro altamente stressante e pericoloso perché in questo contesto é difficile poter valutare bene tutte le patologie e si rischia l’errore. Aalcuni di questi pazienti stazionano da giorni perché non abbiamo posti letto dove ricoverarli e dovremmo provvedere in condizioni assurde a somministrare terapie per cronici. Altri hanno bisogno di consulenze specialistiche e devono essere caricati su ambulanze e, da viaggiatori viagganti trasportati in diversi nosocomi e riportati a stazionare nei nostri locali. Altri ancora hanno bisogno di essere dializzati ed in assenza sempre di posti letto stazionano in pronto soccorso. Poi ci sono gli adempimenti burocratici che ti inchiodano al computer per un tempo infinito». Inevitabile, in tale situazione, la rabbia dei pazienti che, nella maggior parte dei casi, se la prendono con il personale «perché ritengono – evidenzia ancora il primario – di non aver avuto tutta l’attenzione necessaria o un ritardo nell’assistenza clinica o igienica. Tutta questo mentre le solite strutture protette clientarmente non subiscono l’assalto alla baionetta. Sono 40 anni che lavoro in questo ospedale ma un ‘atmosfera da disgregazione di fine impero come ora non si era mai vista.
Il gioco portato avanti dalla politica per privatizzare il sistema va avanti ed il Pronto Soccorso dovrebbe sopperire alle enormi deficienze organizzative. Il personale é stressato e demotivato e non si vede un futuro decente in prospettiva. Sinceramente – aggiunge poi Pastore – il nuovo commissario Asrem sta realmente cercando di dare qualche risposta ma in questo contesto la sua buona volontà e competenza viene annullata da un contesto ormai alla frutta.
E così sia visto che qualsiasi azione di contrasto al degrado viene annullata da una classe politica indecente. Preparatevi a rinunciare alle cure o a sborsare molti più soldi di quelli che siete costretti a pagare ora. Ormai – conclude – siamo alla fine di un sistema realmente universalistico».
Deborah Di Vincenzo

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