Assalto armato all’autolavaggio: revocata l’ordinanza di custodia cautelare in carcere scattata nei confronti di Ahmed Naveed, il cittadino pakistano arrestato nei giorni scorsi dai Carabinieri. Lo ha stabilito il gip del Tribunale di Isernia, a conclusione dell’interrogatorio di garanzia che si è tenuto nel penitenziario di Ponte San Leonardo. «Il giudice – ha spiegato il difensore, l’avvocato Gaetano Luigi Spinelli, del foro di Napoli-Nord – , a seguito dell’interrogatorio rilasciato dal mio assistito e della produzione documentale da me depositata ha deciso di revocare l’ordinanza di custodia cautelare con immediata scarcerazione dello stesso».
Accolta dunque la tesi del legale, che ha dimostrato, anche mediante produzione documentale, come il suo assistito, imprenditore tessile inserito stabilmente nel tessuto produttivo del comune di Succivo (nel Casertano) incensurato e proprietario di una fabbrica con diversi dipendenti « in realtà fosse socio del denunciante – ha detto ancora il legale -, proprietario dell’autolavaggio di Isernia, e che la tesi accusatoria e quindi la denuncia della rapina non avesse fondamento probatorio.
Il gip ha quindi sostenuto la credibilità del signor Naveed e la tesi difensiva, ordinando l’immediata scarcerazione».
L’uomo, come noto, era stato arrestato qualche giorno fa in quanto ritenuto, insieme ad altri due cittadini pakistani, l’autore della rapina messa a segno lo scorso 2 gennaio, nell’autolavaggio gestito da un 32enne afgano. Stando a quanto ricostruito dagli investigatori quella sera tre persone entrarono nel locale e minacciarono con un coltello il titolare e un suo dipendente, per portare via l’incasso di circa mille euro. Quando le due vittime provarono a reagire, vennero aggredite con calci e pugni. L’episodio fu immediatamente segnalato ai Carabinieri che avviarono le indagini del caso. Al momento, un altro cittadino pakistano è stato denunciato.
Deb.Div.

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