È uno dei raggiri più diffusi e, questa volta, nella trappola del ‘finto pacco’ era finito – qualche tempo fa – un 85enne di Isernia. L’autore della truffa, un 30enne campano, era convinto con ogni probabilità di farla franca, ma aveva fatto male i suoi conti, visto che è stato smascherato e denunciato dai Carabinieri.
L’episodio, si diceva, risale a qualche settimana fa quando i militari del Nor della locale Compagnia di Isernia, sono intervenuti in soccorso dell’anziano vittima del raggiro, che si era visto portar via ben duemila euro.
Stando a quanto ricostruito dai militari tutto è cominciato quando il pensionato ha ricevuto una telefonata da un giovane che ha detto di essere suo nipote. Con fare affettuoso e gentile ha chiesto al ‘nonno’ di fagli un favore. Gli ha raccontato di aver comprato un regalo per la sua mamma, ma di non avere i soldi per pagarlo. Per questo ha pregato l’85enne di ritirare e il pacco e saldare il conto al posto suo.
Poco dopo si è presentato alla porta di casa un giovane 30enne che gli ha consegnato un pacco regalo, ottenendo in cambio la somma in contanti di duemila euro, quale corrispettivo. Naturalmente nel pacco non c’era un regalo ma soltanto dei vecchi libri.
Il pensionato, capito di essere stato vittima di una truffa in piena regola, ha chiesto aiuto ai Carabinieri che hanno avviato nell’immediato le indagini del caso.
Come prima cosa i militari hanno verificato la presenza di telecamere nelle adiacenze dello stabile dalle cui immagini riscontrare la presenza del giovane che aveva consegnato il pacco e ricevuto il denaro, in base alla descrizione fornita dal truffato. Così, proprio grazie all’esame di alcune immagini acquisite da un sistema di videosorveglianza è stato possibile identificare il giovane che era uscito dal palazzo dove aveva messo a segno la truffa. Dai filmati si è visto chiaramente che era salito a bordo di una Fiat Punto, vecchio modello.
Gli ulteriori riscontri hanno permesso di comparare le immagini acquisite con altre dove il malvivente aveva portato a termine raggiri analoghi, a bordo della stessa auto, facendo emergere in modo certo la sua responsabilità.
Non solo. La conferma sulla sua identità è arrivata dall’anziano truffato. L’uomo infatti ha riconosciuto, senza alcun dubbio il malvivente, di origini campane, che si era presentato alla sua porta con il falso pacco regalo.
Alla luce degli elementi raccolti, il malvivente, segnalato all’Autorità Giudiziaria e già noto alle cronache per analoghi episodi, dovrà rispondere del reato di truffa.
Deb.Div.
Il famoso “pacco” è stato maldestramente consegnato al povero vecchietto che grazie alle forze dell’ordine hanno sventato l’ennesima truffa.Oggi però il Pacco più prezioso da conservare sempre nei cuori e nella mente come uno scrigno zeppo di bellezza e inestimabile valore è il pacco dono lasciato in eredità all’intera umanità dal Grande papa polacco che il 2 aprile 1995 cessava la sua esistenza terrena. Un gigante della chiesa e dell’intera umanità, alle 0re 21,37 di quindici anni fa cessava di vivere papa Giovanni Paolo secondo, vero GRANDE Pacco dono che la divina provvidenza ci aveva regalato. Un regalo di inestimabile valore per tutta l’umanità, un uomo sempre al fianco dei deboli, degli ultimi, dei malati, di quelli maggiormente segnati dalla povertà e l’indigenza, pronto in prima persona nel combattere i muri e costruire ponti di solidarietà. Un GIGANTE umile e buono che negli ultimi tempi della sua vita terrena quando la malattia non gli consentiva più di parlare, con gesti delle mani e lo sguardo fiero era Lui a darci coraggio e forza. Il suo segretario, don Stanislao voleva portare il cuore del SANTO papa sciatore, attore, grandissimo comunicatore nella sua cara mai dimenticata Polonia cortesemente gli fu detto di no. Grazie a quel no, oggi, quel grande cuore pulsa come non mai nel corpo di un altro GRANDE della chiesa, il nostro AMATISSIMO FRANCESCO.