Emergenza sanitaria legata alla diffusione del Covid-19: porta la firma di 13 consiglieri comunali la richiesta messa nero su bianco e consegnata al sindaco di Isernia Giacomo d’Apollonio. Al primo cittadino viene espressamente chiesto di adottare, nell’immediato e con convinzione, di adottare tutti i provvedimenti per garantire la salvaguardia della salute dei cittadini. Sotto la lente due situazioni specifiche: la prima riguarda il caso di positività al virus accertata al Pronto Soccorso del ‘Veneziale’ di Isernia, l’altra i vari contagi che si sono registrati al Neuromed di Pozzilli.
«Considerata la gravità della situazione – si legge nella missiva il cui primo firmatario è Giovancarmine Mancini e sottoscritta anche da Raimondo Fabrizio, Francesca Bruno, Gianni Fantozzi, Stefano Testa, Salvatore Azzolini, Gianluca Di Pasquale, Tiziana Pizzi, Vittoria Succi, Enzo Di Luozzo, Giovanni De Marco, Mario Antonelli e Rita Paola Formichelli – riteniamo doveroso, in un’ottica collaborativa, esortarla, in qualità di massima Autorità Sanitaria Locale con pieni poteri, ad adottare immediatamente tutti i dovuti provvedimenti a tutela della salute pubblica senza tentennamenti alcuni».
Ad avviso dei consiglieri «è evidente che non sono stati assunti protocolli univoci. A Termoli si è proceduto addirittura con la chiusura dell’ospedale e la quarantena per tutti, ad Agnone con la quarantena del personale sanitario venuto in contatto con un medico del 118 riscontrato positivo al coronavirus, ad Isernia non è stato disposto nulla, né quarantena e né tamponi.
Bisogna pretendere che vengano disposti tamponi urgenti per tutti i sanitari coinvolti e, comunque, accertarsi che gli stessi e i loro familiari rispettino la quarantena o adottare, nel caso la stessa non venga attuata, i dovuti provvedimenti con opportuno controllo da parte della Polizia Locale».
Poi i casi di positività a Pozzilli. «È, inoltre, doveroso acquisire con urgenza – sottolineano i consiglieri – dati certi in merito a quanto avvenuto presso il Neuromed, rientrante, comunque, nel nostro distretto sanitario e su quanto avvenuto presso il Pronto Soccorso dell’ospedale di Isernia. È necessario, altresì – concludono -, imporre la quarantena a tutti i soggetti, cittadini di Isernia, che siano entrati in contatto con le strutture come dipendenti, pazienti o familiari di ricoverati».