Una Settimana Santa e una Pasqua profondamente diverse anche per gli isernini. L’emergenza sanitaria in atto per effetto della diffusione del Covid-19 ha determinato la ‘cancellazione’ di quelli che sono i riti più attesi dai fedeli. Difficile, soprattutto, immaginare la città questa sera senza la tradizionale processione del Venerdì Santo, con la sfilata degli Incappucciati. Il corteo sacro che attraversa dopo il tramonto le principali vie del capoluogo, vede ogni anno, la partecipazione di migliaia di fedeli, che arrivano in città anche dai centri limitrofi. Tantissime le persone che scendono in strada, anche solo per un momento di raccoglimento e preghiera. Mai, almeno nella storia recente, la città ha rinunciato a questo evento. Intanto la diocesi di Isernia- Venafro ha diffuso il programma delle celebrazioni della Pasqua. Le messe saranno officiate in diretta streaming dalla Cattedrale. Questo pomeriggio la funzione religiosa sarà celebrata alle ore 16, domani alle ore 19.30 e domenica mattina alle ore 10.
Nei giorni scorsi il vescovo, monsignor Camillo Cibotti ha inviato una lettera a presbiteri, religiosi e diaconi. La lettera del vescovo si richiama espressamente al Decreto “In tempo di Covid-19 (II)” della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, emanato il 25 marzo, confermato e precisato dagli Orientamenti per la Settimana Santa della Cei, nella stessa data.In esso si stabilisce che «dal momento che la data della Pasqua non può essere trasferita, nei paesi colpiti dalla malattia, dove sono previste restrizioni circa gli assembramenti e i movimenti delle persone, i Vescovi e i Presbiteri celebrino i riti della Settimana Santa senza concorso di popolo e in luogo adatto, evitando la concelebrazione e omettendo lo scambio della pace. I fedeli siano avvisati dell’ora d’inizio delle celebrazioni in modo che possano unirsi in preghiera nelle proprie abitazioni. Potranno essere di aiuto i mezzi di comunicazione telematica in diretta, non registrata. In ogni caso rimane importante dedicare un congruo tempo alla preghiera, valorizzando soprattutto la Liturgia Horarum».
Alla luce, dunque, di quanto indicato nel Decreto della Congregazione, monsignor Cibotti ha ritenuto necessario specificare in dettaglio le disposizioni per la diocesi riguardo a ogni importante evento liturgico dei prossimi giorni fino alla grande Veglia Pasquale. Oltre all’ovvio richiamo alla sospensione delle celebrazioni eucaristiche con concorso di popolo, il vescovo ha precisato che «riguardo alle espressioni della pietà popolare e alle processioni che arricchiscono i giorni della Settimana Santa e del Triduo Pasquale si dispone quanto segue; la Processione del Cristo Morto del Venerdì Santo e tutte le altre processioni previste sul territorio diocesano per questo tempo liturgico non avranno luogo. Si sconsiglia vivamente qualsiasi iniziativa privata contraria a quanto disposto».

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