Esserci sempre e ancora di più in questo momento tanto complicato a causa dell’emergenza sanitaria in atto, provocata dalla diffusione del coronavirus. Una promessa rinnovata ieri dagli uomini e le donne in servizio presso la questura di Isernia che ieri mattina hanno celebrato il 168esimo anniversario della fondazione della Polizia di Stato.
Alle ore 11 il questore Roberto Pellicone, alla presenza del prefetto Vincenzo Callea e di alcuni funzionari della Questura, ha deposto una corona di alloro al Cippo Commemorativo sito nel piazzale antistante la struttura di via Palatucci, per rendere onore ai caduti della Polizia di Stato e, tra questi, ai giovani colleghi Matteo e Pierluigi barbaramente uccisi a Trieste nell’adempimento del loro dovere, ai quali è stata dedicata l’odierna celebrazione. La breve ma commovente cerimonia, nel pieno rispetto delle disposizioni in materia di protezione personale legate all’emergenza epidemiologica, è stata accompagnata dalle note del brano musicale “Il Silenzio” di Nini Rosso, con un pensiero immancabile anche a tutte le vittime dell’epidemia in atto. Subito dopo, il questore ha rivolto, in streaming, un breve saluto per ringraziare i funzionari e il personale della Polizia di Stato e dell’amministrazione civile dell’Interno, per rafforzare la condivisione ed il senso di appartenenza ad una grande famiglia. La Polizia di Stato, da sempre in prima linea nella tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, in questo particolare momento storico sta profondendo il massimo sforzo nell’azione volta ad arginare la diffusione del Covid-19, garantendo un costante impegno su tutto il territorio della provincia. Per questo, così come è accaduto negli ultimi 168 anni, la parola d’ordine rimane, la stessa: «esserci sempre».

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