Una storia di solidarietà e generosità rimbalzata su tutti i media nazionali che ha commosso l’Italia intera. Arriva da Isernia nel giorno di Pasqua il gesto di amore da parte della Polizia nei confronti di una famiglia che vive ne capoluogo pentro e che, anche a causa dell’emergenza sanitaria in atto dovuta alla diffusione del coronavirus, sta attraversando un momento molto difficile, dal punto di vista economico. Tutto è cominciato con una telefonata fatta al 113 il giorno prima di Pasqua. Una richiesta di aiuto, certo. Ma non di quelle che si ricevono ogni giorno. Al telefono c’era una mamma che, superando imbarazzo e vergogna, ha spiegato all’operatore di non avere i soldi per comprare le uova di Pasqua ai suoi tre bimbi. Per problemi di natura economici non poteva esaudire il desiderio, per tanti scontato, dei suoi piccoli. La donna era alla ricerca di una soluzione e non sapendo come fare, ha deciso di rivolgersi alla Polizia.
Una richiesta particolare dunque e, dell’accaduto, è stato immediatamente informato il questore Roberto Pellicone, che ha subito preso a cuore la situazione. Ha provveduto subito a far acquistare le uova di Pasqua e poi ha chiesto a una pattuglia di volante di consegnarle ai piccoli. Detto fatto. Gli agenti della Squadra Volante hanno provveduto immediatamente. Hanno raggiunto la casa dove vive la famiglia. Sopresi e meravigliati i bimbi hanno accettato l’inaspettato regalo da parte dei poliziotti con grande emozione e gioia, tra le lacrime della madre che ha ringraziato la Polizia di Isernia. Un gesto semplice, ma di grande solidarietà, che testimonia ancora una volta l’impegno quotidiano degli uomini e delle donne della Questura per sostenere, anche in questo difficile momento, le persone più fragili.
Solo qualche giorno prima il questore di Isernia, a nome di tutto il personale della Polizia di Stato, ha voluto regalare un sorriso a 50 bambini donando a ciascuno un uovo di cioccolato in vista della Santa Pasqua. Le uova sono state consegnate mattina al personale della Caritas, che poi ha provveduto a distribuirle alle famiglie della Diocesi di Isernia e Venafro.