Emergenza sanitaria: riapriranno al pubblico, lunedì 4 maggio, i cimiteri comunali di Isernia (dalle ore 8,30 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore 17). Lo ha stabilito, con apposita ordinanza il sindaco Giacomo d’Apollonio. «Nel rispetto degli orari che precedono, l’accesso del pubblico – si legge nel provvedimento – è consentito a una sola persona per ogni defunto, e comunque l’ingresso è circoscritto ad un numero complessivo contemporaneo di soggetti tale da impedire assembramenti e da garantire la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro».
Una questione che, nei giorni scorsi, ha animato il dibattito visto che, da diversi consiglieri, ne avevano richiesto l’apertura anticipati. Proposta che non è stata accolta dall’amministrazione per una serie di ragioni, che sono state illustrate dall’assessore delegato Linda Dall’Olio e ribadite in una nota di Palazzo San Francesco. «Tutti comprendiamo – evidenziano dal Comune – la componente emotiva, affettiva e religiosa che caratterizza la visita ai defunti, specialmente in tutti quei casi in cui la visita ai propri cari rappresenta un modo per alleviare il dolore della perdita. Per questo motivo, anche quando si andava incontro al picco dell‘emergenza e iniziavano ad essere emesse le prime ordinanze di chiusura, molte volte sollecitate da cittadini e amministratori, abbiamo ritenuto di emettere un’ordinanza che, semplicemente e affidandoci al buon senso, riducesse gli orari di accesso ai cimiteri cittadini e contingentasse gli ingressi, senza chiuderli.
Successivamente, oltre ad una serie di segnalazioni da parte dei custodi di continue visite e da parte della polizia locale che riscontrava che diversi cittadini adducessero come motivazione della loro uscita di casa la visita al cimitero, si è aggiunta una circolare ministeriale che intende fornire indicazioni emergenziali connesse all’epidemia. Questa circolare ministeriale, come si evince anche dal parere del legale dell’ente comunale, che si aggiunge ad una logica interpretazione di buon senso, “assume valore imperativo in uno stato di emergenza e per la dichiarata necessità di centralizzare le scelte” ed è, nel caso di specie, da ritenersi vincolante ed “in linea con il divieto di spostamento non motivato da comprovate esigenze”.
L’elasticità e il buon senso sono sempre da applicare nell’adottare qualsivoglia provvedimento ma chi amministra la
cosa pubblica deve operare delle scelte, anche a volte impopolari, a tutela dei propri cittadini, specialmente in questo momento.
Alcune amministrazioni, sparse sull’intero territorio nazionale, che hanno ritenuto di discostarsi dalla citata circolare, hanno addotto motivazioni legate ad esigenze e condizioni specifiche basandosi sulla realtà locale». Intanto, l’ultimo Dpcm di domenica scorsa, che inizia ad andare nella direzione di una fase 2, torna a consentire la celebrazione delle cerimonie funebri con la presenza di un massimo di 15 persone e consente altresì, nel rispetto di tutte le misure di sicurezza, e la prudente e graduale riapertura dei parchi comunali. «Sulla base di queste nuove disposizioni, dal 4 di maggio, i cimiteri saranno riaperti. Si sta provvedendo inoltre alla pulizia degli spazi e alla manutenzione delle aree verdi. È bene precisare – ricordano infine da Palazzo San Francesco -che resta fermo l’obbligo di rimanere a casa, uscendo solo per comprovate esigenze primarie».

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