Emergono nuovi particolari sull’aggressione nei confronti di un carabiniere avvenuta sabato sera nel quartiere San Lazzaro a Isernia che ha portato all’arresto di due rom e alla denuncia di un terzo.
Quella sera, verso le ore 22, una pattuglia della Stazione Carabinieri di Isernia, sempre nell’ambito di un piano di coordinamento delle forze di polizia, disposto e diretto dal prefetto Vincenzo Callea, stava procedendo al controllo di 6 persone di etnia rom che nel quartiere San Lazzaro erano assembrate, noncuranti delle disposizioni vigenti. Tutti, nelle fasi dell’identificazione, hanno mostrato da subito disappunto sull’operato dei militari opponendo loro resistenza e manifestando atteggiamento minaccioso con toni concitati tali da attirare l’attenzione di altri residenti, molti dei quali rom, tutti affacciati ai balconi e alle finestre. Nel frattempo, un altro carabiniere, libero dal servizio, ha assistito ai fatti e subito, senza pensarci due volte, nell’intento di dare man forte ai colleghi, ha chiesto l’intervento delle altre pattuglie della Radiomobile in circuito e si è precipitato ad aiutare i colleghi in difficoltà. Il militare, in abiti civili, già noto alle persone sottoposte al controllo, si è qualificato formalmente quale Carabiniere, venendo aggredito da tre di essi. Due hanno agito fisicamente con un forte schiaffo e spintoni contro un muro, un altro uomo attivamente si è opposto, ma senza colpire il Carabiniere. Il militare è riuscito a mettersi in salvo, anche grazie all’immediato intervento dei colleghi della sezione radiomobile della Compagnia di Isernia, giunti numerosi in ausilio, riuscendo ad immobilizzare i due autori dell’aggressione che sono stati subito accompagnati in caserma. Il militare aggredito è stato subito accompagnato al Pronto Soccorso del ‘Veneziale’, in quanto aveva riportato un trauma contusivo al volto ed è stato medicato. I due aggressori, accusati di lesioni personali aggravate in concorso e resistenza a Pubblico Ufficiale sono stati arrestati e trasferiti presso la locale Casa Circondariale a disposizione dell’autorità giudiziaria competente, mentre l’altro rom che ha partecipato all’aggressione è stato denunciato in stato di libertà per il reato di resistenza a Pubblico ufficiale.