Nuovi ingressi nel gruppo comunale della Lega a Palazzo San Francesco. L’ufficialità è attesa già nelle prossime ore e, se così fosse, partendo dal presupposto che il partito di Salvini è all’opposizione al Comune, a conti fatti, il sindaco Giacomo d’Apollonio non avrebbe più una maggioranza. Non solo. Nel mese di luglio approderà in aula il bilancio. Per questo – stando allo stato attuale delle cose – se nelle prossime ore il leader della Lega in consiglio Comunale, Stefano Testa, ufficializzerà l’ingresso nel Carroccio della consigliera Irma Barbato, il documento contabile non supererebbe il giudizio dell’assise.
Però la Lega in Regione è maggioranza ed ha appena ottenuto un assessorato. Il coordinatore regionale e la presidenza della Regione possono consentire la caduta di un’amministrazione di centrodestra senza batter ciglio? A questo punto il generale medita sul suo futuro. Potrebbe decidere di fare un passo indietro prima ancora d’essere sfiduciato oppure gratificare qualcuno degli scontenti.
Ma non è l’unico problema con cui il generale deve fare i conti. Il documento sul Covid a Larino giunto l’altro ieri sulla sua scrivania suona, per certi versi, come un avviso di sfratto da parte di Michele Iorio nei confronti del generale. Il documento è stato sottoscritto da 17 consiglieri comunali col gruppo Iorio a guidare la rivolta. I rapporti tra l’ex governatore e l’attuale sindaco sono logori ormai da tempo.
Per Isernia, dunque, potrebbe profilarsi un ritorno alle urne con un anno d’anticipo rispetto alla scadenza naturale del mandato.
E se partiamo dal presupposto che le candidature dei grossi centri della regione vengono distribuite con una spartizione politica a livello centrale, essendo toccato Termoli a Forza Italia e Campobasso alla Lega, Isernia dovrebbe andare a Fratelli d’Italia. Ma questa è un’altra storia di cui vi racconteremo prossimamente.