Tutti negativi i tamponi eseguiti sui 43 migranti ospiti da venerdì del centro di accoglienza “Il Geco” in viale dei Pentri. Già ieri però qualche momento di tensione si è registrato nella struttura dove una tunisina incinta ha accusato un malore. Quando sul posto sono arrivati medico e infermiera del 118, dentro la struttura era in corso una violenta lite tra i migranti. I sanitari sono stati invitati a uscire, con loro ha guadagnato la porta anche la donna che è stata poi portata in ospedale.
Intanto in città il tema dell’accoglienza è diventato di nuovo politico. Anche il sindaco d’Apollonio non nasconde le proprie perplessità per l’arrivo dei 43 migranti. E ai microfoni del Tgr Molise il primo cittadino ha chiarito la sua posizione dopo le critiche dei consiglieri Bruno (Casa Pound) e Antonelli (Movimento sociale) che chiedono maggiori controlli e un monitoraggio continuo a salvaguardia della salute degli isernini. «Ho rappresentato al prefetto – ha detto il sindaco di Isernia – le mie perplessità per l’arrivo di nuovi migranti. Innanzitutto perché nei nostri Cat già ne abbiamo altri che costituiscono un serio impegno di accoglienza per la comunità, anche nell’ottica d’una loro integrazione». Naturalmente l’aspetto più preoccupante è quello sanitario essendo l’epidemia Covid tutt’altro che superata. in Molise così come nel resto d’Italia i nuovi casi fanno risalire l’allarme creando apprensione tra la popolazione. «Si registrano, infatti, ancora alcuni casi in città – continua il generale – e dei cluster sul territorio regionale. Questo crea una ulteriore apprensione che induce ad intensificare i controlli. Pertanto, ho preteso e ottenuto che i migranti arrivati da Lampedusa siano posti sotto rigida quarantena e che per essi siano effettuati tutti i tamponi utili alle verifiche sanitarie, a prescindere se siano già stati o meno svolti altri esami precedenti, come ad esempio i prelievi sierologici. Ho, inoltre, avuto garanzia riguardo ai controlli delle Forze dell’ordine, che attueranno una vigilanza assidua. Ho altresì chiesto, con estrema fermezza, che il numero venga contenuto, che non ci siano ulteriori arrivi perché reputo che la quantità di migrati ospitati sia più che proporzionata alle dimensioni e alla situazione socio-economica del nostro territorio».
A margine dell’intervista, il sindaco ha inoltre precisato che i migranti provenienti dalla Sicilia sono 43 e non 50, come erronemanete riportato da qualche organo di informazione. Non è vero, inoltre, che costoro fossero inizialmente destinati a Bojano e che sarebbero poi stati dirottati a Isernia. Durante della riunione dell’Unità di crisi che si è tenuta giorni fa presso la Prefettura di Campobasso, si è convenuto per una equa distribuzione sul territorio regionale, nel senso che all’area provinciale isernina toccasse all’incirca un terzo dei migranti.