È finita ieri mattina lungo la Statale 85 ‘Venafrana’ la fuga di due dei tunisini di cui si erano perse le tracce da domenica scorsa. Entrambi, insieme ad altri connazionali, erano scappati dal centro di accoglienza di viale dei Pentri a Isernia che li sta ospitando da qualche settimana. Gli stranieri sono stati notati da una pattuglia della Guardia di Finanza, impegnata nelle ricerche, lungo la Statale 85 nei pressi di una stazione di servizio, in territorio di Macchia d’Isernia.
I militari delle Fiamme Gialle li hanno avvicinati e fermati, poi hanno provveduto a riaccompagnarli nella struttura gestita dalla cooperativa ‘Il Geco’.
Come è noto sono in tutto 19 i migranti che qualche giorno fa sono scappati dal centro di accoglienza. Molti di loro sono stati individuati e fermati nel giro di poco da Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza. Altri, stando a quanto si è appreso, hanno contattato gli amici rimasti nella struttura per indicare la loro posizione, consegnandosi così spontaneamente alle forze dell’ordine.
Al momento dunque, all’appello ne mancano tre e le ricerche vanno avanti senza sosta. Una situazione, quella che si sta registrando a Isernia, comune a tante altre realtà. I tunisini, arrivati a Lampedusa e poi trasferiti nei vari centri di accoglienza, fuggono perché sanno che nel giro di poco saranno espulsi dall’Italia. Sono tutti irregolari, quindi il rimpatrio scatterà in via automatica, un a volta terminata la quarantena. Il periodo di isolamento per i migranti ospitati in viale dei Pentri è stato prolungato fino alla fine del mese, perché uno dei tunisini è risultato positivo al coronavirus.