Sarà eseguita questa mattina l’autopsia sulla salma della 12enne morta al Veneziale dopo aver accusato un malore a scuola.
L’esame scioglierà i dubbi sulle reali cause del decesso: quindi, confermerà o meno il sospetto che a uccidere la studentessa sia stata un’aritmia cardiaca. Silvia Pizzanelli, 12 anni compiuti ad agosto, frequentava la seconda media all’istituto Andrea d’Isernia. Venerdì mattina si è accasciata a terra mentre stava andando con i compagni di classe in palestra per l’ora di ginnastica. I primi soccorsi li ha ricevuti dalla professoressa di Educazione fisica. Pochi minuti dopo il malore, la ragazzina era già all’ospedale Veneziale dove i medici hanno fatto di tutto per salvarle la vita. Nel primo pomeriggio però si sono dovuti arrendere. Il cuore della ragazzina che si era appena affacciata alla vita ha smesso di battere. Silvia era la piccola di casa. Prima di lei c’erano due fratelli: uno frequenta l’università, l’altro le superiori. La triste notizia, quella che ti paralizza, la prova più dura che un genitore possa affrontare nella vita, papà Ermanno l’ha ricevuta all’estero dove si trovava per lavoro. È partito subito, rientrando a Isernia a notte fonda e raggiungendo la moglie Roberta e gli altri due suoi ragazzi.
Solo dopo l’esame autoptico, la salma della 12enne sarà restituita alla famiglia che potrà fissare la data dei funerali. Sulla città di Isernia è calato il silenzio, una commozione corale per la tragedia che ha colpito questa famiglia. Nessuna genitore si aspetta di sopravvivere ai propri figli soprattutto se questi sono adolescenti. Lutto anche a Macchiagodena, paese d’origine del papà di Silvia.