Tramite l’Avvocatura dello Stato, il Ministero degli Interni ha presentato un ricorso al Consiglio di Stato per chiedere l’annullamento della sentenza del Tar che ha rimesso in sella il sindaco Ugo De Vivo. Nell’istanza si richiede la sospensiva che se accolta comporterà la nomina di un nuovo commissario prefettizio che rimarrà in carica fin quando i giudici non si esprimeranno nel merito. Nel frattempo a palazzo San Francesco tornerà il commissario designato dal prefetto Filippo Piritore che certamente cadrà su Erminia Ocello, ex funzionario di governo a Venafro già indicata come successore di Vardè. Dunque, l’istanza presentata al Consiglio di Stato da parte del Viminale potrebbe vanificare il lavoro fin qui svolto da De Vivo per insediare una giunta politica a palazzo San Francesco. Secondo alcuni per bloccare la sospensiva c’è una sola possibilità: convocare in pochissimi giorni il Consiglio comunale. In sostanza De Vivo dovrebbe rapidamente assumere una decisione in merito all’interpretazione della sentenza del Tar, sciogliendo tutti i nodi. L’impresa non è assolutamente facile. Lasciato completamento da solo dalla Prefettura, nonostante il ruolo determinante e fortemente censurato dal Tar, svolto nella vicenda dagli uffici di via Kennedy, De Vivo si era posto come obiettivo prioritario ridurre al minimo i contenziosi che potrebbero crearsi, paralizzando la macchina amministrativa e lasciandola nella totale incertezza sulla validità degli atti deliberati.

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