La violenta perturbazione meteorologica che sta attraversando la regione ha creato non pochi disagi, pericoli e danni anche in città. A causa delle forti raffiche di vento, la villa comunale è stata chiusa per il crollo di un albero ad alto fusto. Interventi dei Vigili del Fuoco anche nella zona della Prefettura, in via Garibaldi e in via Lo Russo a causa di alcuni cornicioni pericolanti. Anche in via Kennedy si è reso necessario l’intervento dei pompieri per mettere in sicurezza un comignolo reso instabile proprio dal forte vento. Persino le barriere del ponte della ferrovia sono state letteralmente divelte dalla forza del vento. Ma in corso Risorgimento si è sfiorata la tragedia: è letteralmente volata via la copertura di un tetto che si è abbattuta sulla strada sottostante e su alcune auto in sosta. Immediato l’intervento dei Vigili del Fuoco che hanno provveduto a mettere in sicurezza l’area. Divelte dal vento anche le luminarie natalizie, la segnaletica stradale in numerosi punti della città. Identica la situazione in alcuni centri della provincia: alberi pericolanti a Carpinone, Sant’Agapito mentre cornicioni a rischio crollo a Macchia d’Isernia. A Carovilli, nel pomeriggio, un albero si è abbattuto sulla sede stradale rendendo impossibile il transito. Decine le richieste di soccorso arrivate al centralino dei Vigili del Fuoco al lavoro ininterrottamente dalla notte tra domenica e lunedì. Nel pomeriggio di ieri, il sindaco ha emanato una ordinanza di chiusura della villa comunale di Isernia che resterà chiusa fino al 10 gennaio prossimo. Una decisione assunta proprio a causa del maltempo. «Poiché le previsioni segnalano un peggioramento delle condizioni meteorologiche – ha commentato l’assessore Chiacchiari -, circostanza che acuisce i pericoli e crea pregiudizio alla stabilità di altre piante, si è deciso di interdire l’accesso all’intera area, chiudendo e transennando la villa comunale per tutelare la pubblica incolumità». E in serata l’appello delle autorità alla popolazione: uscite di casa solo se necessario, la situazione è di costante pericolo per pubblica incolumità.