“Il consiglio non lo convoco col rischio che mentre siamo in riunione arriva il fax della sospensiva del Consiglio di Stato”. Lo sostiene Ugo De Vivo. La notifica del ricorso del Viminale ancora non è arrivata, ma la decisione è nell’aria. Tanto da pensare che l’udienza per la sospensiva ci sarà già tra qualche giorno. Così De Vivo non decide. Attende che sia la magistratura a farlo per lui. Ancora una volta. “Non sarebbe rispettoso per le istituzioni se convocassi il consiglio visto che ci potrebbe essere una sospensiva che bloccherebbe tutto. Ora attendo la notifica per capire quando si discuterà davanti al Consiglio di Stato. Non voglio che ci sia il rischio che arrivi il fax che ci blocca proprio mentre siamo in consiglio” spiega ancora De Vivo. Che per il momento aspetta i giudici e la loro decisione. “Ho rispetto per il consiglio e i consiglieri, convocarli adesso sarebbe una mancanza nei loro confronti” spiega ancora incalzato sulla questione della prosecuzione dell’amministrazione. Ormai stremato dalle polemiche, dagli ultimatum e dalle beghe giudiziaria che tolgono tempo all’amministrazione della città, De Vivo ammette candidamente: “I cittadini di Isernia sono disorientati, ma meritano che la città venga amministrata. Se me lo permetteranno, lo farò”.