Tendono a sgonfiarsi le indagini sull’impiego dei soldi pubblici destinati all’ex gruppo della Protezione Civile del Comune di Isernia. Dopo una serie di accertamenti sembrerebbe che la Procura della Repubblica sia orientata a chiedere l’archiviazione della posizione dell’Architetto Roberto Bucci, coordinatore del gruppo, e di buona parte degli altri 37 indagati, tutti volontari che operavano in cambio di rimborsi spesa. Per chiudere la partita la Procura attende solo di chiarire definitivamente le posizioni di pochi volontari. Come è noto le indagini furono innescate da un esposto presentato da Tiziano Di Clemente, in qualità di coordinatore del Partito Comunista dei Lavoratori. Esposto che aveva come obiettivo l’ex sindaco Melogli e l’ex dirigente del Comune, Giulio Castiello, dal cui settore dipendeva il gruppo della Protezione civile. Ed invece le indagini avviate dalla Procura portarono ad iscrivere nel registro degli indagati Roberto Bucci, il dipendente del Comune al quale era stata assegnata il coordinamento del gruppo, ed altre 37 persone, tutte volontarie e tutte ripagate con rimborsi spesa che non superavano i 400 euro. Infatti, le indagini si sono concentrate proprio su come venivano utilizzati i soldi pubblici messi a disposizione dall’amministrazione Comunale di Isernia. La Procura ha effettuato un riscontro tra la documentazione prodotta dai volontari e i rimborsi concessi da Bucci, il quale tuttavia ha sempre respinto ogni accusa.

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