L’accordo raggiunto nella notte per accelerare il decongestionamento del Cardarelli avrà effetti anche sui Pronto soccorso, come quello del Veneziale che in questi ultimi giorni convulsi ha sofferto e non poco. Area grigia affollata di pazienti in attesa dell’indispensabile responso del doppio tampone prima di ogni ricovero, come disposto dalla dirigenza Asrem. Situazione al limite del collasso, in un momento in cui la sanità regionale è sotto pressione per l’aumento esponenziale dei contagi e con l’unico ospedale Covid – il Cardarelli di Campobasso – impossibilitato ad accogliere i nuovi pazienti che hanno bisogno di ospedalizzazione. La visita – non a sorpresa visto che era stata anticipata proprio sull’edizione di ieri di Primo Piano Molise – del direttore generale dell’Asrem che ieri si è recato al Veneziale, è servita anche a questo: rassicurare il personale medico e sanitario che in questi giorni ha lanciato più volte l’allarme sulla necessità di spazi maggiori e più adeguati per far fronte all’affluenza dei pazienti e, ultimo ma non per ultimo, sulle difficoltà – ormai croniche – derivanti dalla carenza di medici e infermieri. La situazione di disagio che ha investito tutti i nosocomi regionali ha accelerato il raggiungimento dell’accordo, in pratica. Il primario del Pronto soccorso del Veneziale ieri ha incrociato il dg Florenzano prima di indossare l’abbigliamento protettivo, i guanti, la mascherina e gli occhiali e cominciare l’ennesima giornata di straordinaria amministrazione. Nel reparto la situazione, nella giornata di ieri, è andata via via migliorando, resta da capire se il provvedimento che ordina il doppio tampone prima di ogni ricovero – che di fatto costringe i pazienti ad attendere almeno 48 ore nell’area grigia allestita al Veneziale prima di poter accedere al reparto – sarà revocato. Sul fronte delle necessità impellenti di personale, potrebbe arrivare qualche buona notizia dal bando della Protezione Civile per il quale si registra una importante risposta. Ma, al momento, la situazione è identica a quella che dal Pronto soccorso è stata fotografata, numeri alla mano, una settimana fa. Il direttore generale dell’Asrem, incalzato dai giornalisti che lo hanno atteso davanti al Veneziale, ha spiegato la ratio del nuovo decreto del commissario Giustini che di fatto ‘congela’ l’ipotesi Vietri e apre al Gemelli Molise con il supporto del Neuromed. Operazione che alleggerirà anche il carico sul Pronto soccorso di Isernia. «La pressione sugli ospedali regionali è il motivo per il quale 15 giorni fa abbiamo allertato la struttura commissariale – ha spiegato il manager Florenzano -; servono interventi idonei, quelli della fase 4 che è declinata anche nella nostra deliberazione ma soprattutto quella nel piano del commissario Giustini. E cioè il coinvolgimento di tutte le strutture presenti sul territorio. Da quando abbiamo segnalato la questione, il commissario mi ha prima nominato commissario per l’emergenza Covid e io ho dato la mia disponibilità – sottolinea ancora – perché sono sul campo e voglio combattere questa situazione». Nel corso dell’intervista rilasciata al quotidianomolise.com, il dg Florenzano ha spiegato che nel frattempo si è palesata la possibilità offerta dalla Fondazione Pavone di Salcito per 60 posti letto, che sembrava potesse andare in porto. Successivamente, come ormai noto, il commissario ha disposto la riattivazione del Vietri di Larino con il supporto del Neuromed in quanto ad attrezzature e personale. «Su questo ci siamo attivati – spiega ancora Florenzano – , nelle more di questo lavoro ieri la situazione è diventata più grave, è aumentata la pressione sui Pronto soccorso, è stata convocata un’altra unità di crisi, il commissario ha preso atto della situazione e la proposta di Gemelli e Neuromed è apparsa anche a lui la più immediata: si tratta di una struttura ospedaliera, che ha posti di terapia intensiva, che si trova a 200 metri dal Cardarelli ed immediatamente attivabile» Gioco forza si è sospeso il decreto che riattivava il Vietri di Larino ma ciò non significa che l’idea sia stata accantonata. E lo conferma Giustini in un comunicato stampa. «Stiamo lavorando per l’attuazione del decreto 14 – ha concluso il dg Asrem – stiamo facendo sopralluoghi ma la programmazione non tocca a me, tocca al commissario che ha individuato idoneo il Vietri. Noi siamo operativi, quello che riterranno di dover realizzare faremo, ovviamente in sicurezza Il nostro compito fare tutto e di più per garantire assistenza adeguata ma non possiamo immaginare di mandare persone dove non c’è sicurezza».
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