Vogliamo provocare: ma se non ci fosse stato il noto braccio di ferro tra l’organizzazione e l’amministrazione comunale, quali risultati si sarebbero avuti sulle luminarie 2023? La curiosità nasce spontanea, dopo aver visto il successo incredibile che la rassegna “Magia di Luci” sta mietendo in questo scorcio di fine anno. Ricordiamo solo come un tour operator umbro le ha messe davanti a quelle di capitali europee e mondiali. Insomma, tanta roba, per dirla in un gergo più giovanile. Le Luminarie di Larino continuano a incantare con la loro magia, nella serata del 26 dicembre si è respirata un’atmosfera ancora più speciale. Oltre al ritorno delle affascinanti luci e delle attrazioni amate da tutti, c’è stata la suggestiva calata di Babbo Natale dal campanile della cattedrale di Larino, un momento di gioia e stupore per grandi e piccini. Bilancio certificato al millesimo non c’è ancora stato, ma le stime solo per il 26 dicembre parlano di oltre 20mila presenze per un evento che calamita attenzione di carattere nazionale. Merito anche della spettacolare discesa, curata dall’associazione Speleo Pop, che ha visto Babbo Natale calarsi in teleferica dal punto più alto del centro storico, regalando emozioni e sorrisi a tutti i presenti. Un evento unico che ha aggiunto un tocco di avventura e meraviglia alle festività, dimostrando ancora una volta come Larino sia un luogo dove la magia del Natale si manifesta in tutte le sue forme. La serata è stata ulteriormente illuminata da una sorpresa pirotecnica, un gioco di luci e colori che si è dipanato nel cielo notturno, creando un’atmosfera ancora più festosa e indimenticabile. Questo spettacolo pirotecnico è stato un momento clou dell’evento, unendo le persone sotto un cielo scintillante di bellezza e condivisione. Luminarie accese anche ieri, 27 dicembre, con in evidenza l’artigianato locale, il delizioso cibo di strada e tutte le altre meravigliose attrazioni che Larino ha da offrire.
Ma Larino martedì sera, sempre nel borgo antico, ha offerto un quid pluris: «Una massaia, uno scalpellino, un falegname. In una stalla una mamma, un papà e un bebè. Un bue e un asinello. Non è la descrizione di un bozzetto ma il presepe vivente! Lo trovate anche il 30 dicembre e il 6 gennaio, a Larino dalle 18 alle 22. Un’occasione per vedere il paese del Carnevale, con i suoi vicoli e cunicoli del centro storico “vestito a maschera” della tradizione rurale molisana, il tutto immerso nelle magiche luci del Natale», hanno rilanciato gli organizzatori niente meno che dalla pagina sociale del Carnevale.