Si è concluso giovedì scorso dinanzi al Tribunale di Larino, con sentenza di assoluzione con formula piena, l’ultimo atto della vicenda penale collegata all’acquisto di una villa sul lungomare nord di Termoli che ha coinvolto Gianluigi Torzi ed Enrico Torzi rispettivamente difesi, il primo, dagli avvocati Fausi Khalifh Iannucci e Marco Franco del foro di Roma ed il secondo dall’avvocato Andrea Codispoti. Gli imputati, assolti perché il fatto non sussiste, erano chiamati a rispondere del reato di ricettazione e favoreggiamento personale per aver concorso con autori del furto ad occultare beni provenienti dall’immobile, sul cui accertamento della proprietà è in corso giudizio presso la Corte di Appello di Campobasso.
La vicenda risalente nel tempo aveva attirato l’attenzione dei mass media nazionali tra i quali la trasmissione Report e Le Iene e vedeva coinvolto l’allora presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura, per il quale veniva disposta l’archiviazione per l’ipotesi di esercizio arbitrario delle proprie ragioni; mentre per il broker Torzi, dopo il rinvio a giudizio ed a seguito di una serie di eccezioni dei difensori, Franco e Khalifh Iannucci, veniva restituiti gli atti alla procura e disposta l’archiviazione.
Nella giornata di giovedì scorso, il Tribunale di Larino, a seguito di un processo con numerosi testi, copiosa produzione documentale ed istruito dalla Questura di Campobasso in collaborazione alla Polizia scientifica, ha sancito che, per le ipotesi di furto, ricettazione, danneggiamento e favoreggiamento personale, non vi è stata alcuna condotta penalmente rilevante e attribuibile agli imputati. Pertanto, è stata dimostrata l’assoluta inconsistenza dell’accusa formulata a carico degli imputati in merito ai capi di imputazione contestati.
A seguito del clamore mediatico del processo del Vaticano e della conseguente iscrizione per Gianluigi Torzi nel registro degli indagati in diverse procure italiane, si deve registrare un’ennesima assoluzione a carico del Broker molisano che segue le altre tre emesse dal Tribunale di Milano oltre all’ultima archiviazione disposta da qualche giorno.
Sentiti gli avvocati Fausi Khalifh Iannucci e Marco Franco gli stessi non hanno voluto rilasciare dichiarazioni.